Uno scheletro umano nascosto dietro un vecchio mobile della sagrestia. E’ la scoperta fatta nella chiesa di Sant’Antonio a Boscoreale da parte di alcuni operai, intenti a effettuare alcuni lavori di restauro delle pareti.

Dagli anni cinquanta, la chiesetta è stata affidata alle suore appartenenti all’ordine delle Piccole Ancelle di Cristo Re, che attualmente vivono in edificio di via Gesuiti, di fronte al Santuario della Madonna Liberatrice dai Flagelli che hanno contribuito a costruire e dove sorgeva la cappella. Costruita tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600, la cappella è una delle più antiche di Boscoreale subito dopo la chiesa di Santa Maria Salome che invece risale agli inizi dell’anno mille. Semidistrutta dall’eruzione del dicembre del 1631, la Cappella fu ricostruita quasi subito e affidata ai padri Minori Conventuali di S. Lorenzo Maggiore di Napoli. Nel 1817 la cappella aveva tre altari: il maggiore dedicato a Sant’Antonio di Padova e, i due minori, uno dedicato a San Francesco, l’altro dedicato a San Vito.

Dopo la scoperta, sul posto sono intervenuti i carabinieri. Aperta un’inchiesta della Procura di Torre Annunziata. Dopo aver ricomposto e recuperato le poche ossa ritrovate, tra cui un femore, parte dell’anca e alcune costole, bisognerà attendere l’esame dei tessuti che servirà, innanzitutto, a datare il corpo e svelarne il sesso.  Non sarà un compito facile stabilire le cause della morte e ancor di più, spiegare perché una parte dei resti si trovassero dietro ad un mobile. Una volta stabilita la datazione, gli inquirenti potranno restringere il campo delle indagini.

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