C’è anche il nome di Luigi Immobile, 44 anni, figlio di Francesco ‘O’ presidente’, 71, finito oggi in carcere nonostante l’età, nell’ordinanza firmata dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, Giovanni de Angelis, sui presunti prestiti usurari concessi ai danni di due avvocati (un noto civilista oplontino ed un legale di Milano). Il figlio di ‘O’ presidente’, però, a differenza del padre, resta indagato a piede libero, e soprattutto coinvolto in una sola vicenda contestatagli nell’inchiesta condotta dalla Finanza di Napoli e coordinata dalla Procura della Repubblica oplontina.

Luigi Immobile avrebbe, secondo l’accusa, fornito “un valido contributo causale” alla realizzazione del reato, riscuotendo in due occasioni 3mila euro in contanti dall’avvocato torrese ‘taglieggiato’. La consegna, come si evince dalle carte dell’inchiesta, non avvenne però a casa. Bensì in un frequentatissimo bar di Torre Annunziata. Secondo il Gip, Luigi Immobile (che per due volte si sarebbe dunque sostituito al padre nel “riscuotere le somme”) non poteva non sapere. In pratica, scrive sempre il Giudice, “era al corrente si trattasse di un prestito usurario”. Tuttavia, nei suoi confronti, il p.m. non ha avanzato alcuna richiesta di custodia.  

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