Vico Equense. Va in vacanza da single a Santo Domingo, conosce una giovane dominicana e la sposa. Fin qui tutto bene, ma l’inghippo è appena dietro l’angolo. L’estate successiva G.C., 50enne libero professionista di Vico Equense, decide di partire per il Marocco. Senza sua moglie. E l’uomo, forse ammaliato dalla dolce atmosfera maghrebina, decide di sposarsi anche lì. Stavolta con un’attraente mulatta dai capelli lunghi. Di ritorno dalle vacanze, il professionista costiero è poi finito sotto processo.

IL PROCESSO. A scoprire l’anomalia, l’ufficiale dello Stato civile del Comune di Vico Equense, che a stretto giro, sulla propria scrivania, ha visto recapitarsi ben due comunicazioni in arrivo dall’estero. Atti utili a trascrivere entrambi i matrimoni nei registri dello Stato civile. L’ufficiale ha segnalato il caso alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e G.C., un passato da single quasi incallito, dovrà adesso rispondere dell’accusa di bigamia dinanzi al giudice del Tribunale oplontino, Federica De Maio. Il processo è alle battute iniziali.

In aula, ascoltato come teste dell’accusa, chi ha segnalato il tutto alla Procura ha già fornito la sua versione: “Ho soltanto fatto il mio dovere – la sintesi del racconto al giudice - . Entrambi i consolati, infatti, hanno inviato l’atto di matrimonio in originale per farlo trascrivere a Vico Equense”. Alla prossima udienza, toccherà invece al professionista costiero spiegare il perché del doppio matrimonio. L’uomo, per legge, rischia una condanna che oscilla da uno a cinque anni di reclusione: pena da aumentare se il bigamo non ha rivelato il proprio status di «già sposato» al nuovo coniuge.             

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