Vaccini. Insegnanti divisi, la testimonianza: “Mi hanno vaccinato con il lotto incriminato, fatelo tutti”
Non solo rassicurazioni, ma anche preoccupazione dopo il “caso” Astrazeneca: “Nessuna informazione”
12-03-2021 | di Marco De Rosa
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Il lotto sospeso di vaccini Astrazeneca continua a far discutere. Umori divisi tra quelli che hanno ricevuto la prima dose. Da un lato c’è chi resta in attesa ma vorrebbe maggiori informazioni sui lotti somministrati. Dall’altro chi ha ricevuto la dose proprio con il lotto incriminato e non ha paura di eventuali conseguenze.
E’ questo il caso infatti di Nunzia, una insegnante che vive nel salernitano ma insegna in provincia di Napoli. “Voglio rassicurare tutti. Mi sono vaccinata con il lotto incriminato e dopo sei giorni sono ancora qui. Bisogna credere sempre nel progresso scientifico”. Spazzato così il campo da ogni dubbio sulla eventuale pericolosità del farmaco: “Ci sono parecchi colleghi in ansia per come sta ora la situazione – ha continuato Nunzia – ma io invece sono rimasta tranquilla. Le cose si risolvono sempre. C’è troppo bisogno di riprendere la vita di tutti i giorni”. Troppe le preoccupazioni per un virus che, ogni giorno che passa, sembra non lasciare tregua a nessuno: “Per lavoro e per hobby ero quasi sempre lontano da casa – ha spiegato la donna – ora invece ci ritroviamo rinchiusi da oltre un anno. Per me che vivo poco la casa è stato un duro colpo da affrontare. Ecco perché ho scelto di parlarne, credo che il mio sia un esempio da seguire senza ripensamenti”.
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Sulla stessa lunghezza d’onda anche Enzo, un altro insegnante che vive a Castellammare ma insegna al “Cesaro” di Torre Annunziata: “Ho un’età e alcune patologie che non mi consentono di rischiare. Comprendo le preoccupazioni dei miei colleghi, ma per quanto mi riguarda non vedo l’ora di fare la seconda dose. Non abbiamo altre armi a disposizione. L’unica critica – ha sottolineato - è quello della mancata consegna della certificazione della somministrazione della prima dose. Abbiamo solo una prenotazione, che da sola non vale nulla. Non credo sia giusto”.
Stessa sorte capitata a un’altra insegnante di Castellammare, invece molto preoccupata anche alla luce degli sviluppi sul caso del lotto sospeso: “Non solo ora non so se sono anch’io in pericolo perché non mi hanno dato alcuna certificazione sul vaccino somministrato ma anche perché non so a chi rivolgermi per recuperare tutte le informazioni che non mi hanno dato".
Nel frattempo, l'Unità di crisi della Campania ha rassicurato che sta contattando tutti coloro che sono stati vaccinati con il lotto sospeso e, al momento, nessuno ha lamentato reazioni particolari. Ragione per cui ha dato il via libera alla continuazione della campagna, sbloccando la somministrazione del vaccino. Ovviamente sono stati fermati in via precauzionale, i lotti su cui è in corso una campionatura da parte dell'Istituto Superiore di Sanità. "Tali lotti non verranno utilizzati per il tempo strettamente necessario al completamento della campionatura – si legge nella zona - Non esistono al momento controindicazioni sanitarie al prosieguo della campagna vaccinale con Astrazeneca".
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