"Io mi vaccinerò certamente e inviterò tutta la squadra di Pompei a farlo, la cultura e la scienza sono la nostra speranza per il futuro". Lo dice Massimo Osanna, direttore del Parco Archeologico di Pompei e della direzione generale musei del Mibact.
Non è l'unico che oggi ha dichiarato di volere aderire alla campagna vaccinale al più presto possibile. "Il senso di questa giornata è di cercare di riacquistare una normalità nella vita e mandare un segnale chiaro di fiducia ai cittadini nel dire no al covid e sì al vaccino". Lo ha detto Rodolfo Punzi, direttore malattie infettive del Cotugno di Napoli, il primo a vaccinarsi all'ospedale specializzato in malattie infettive e in prima linea contro il covid19.
"Noi - ha detto Punzi, che si è vaccinato insieme a un infermiere - potremo continuare a fare il nostro lavoro con serenità anche sapendo di non diffondere il virus. La vaccinazione è l'unica possibilità di vincere questa guerra che combattiamo da dieci mesi con fortune diverse, quindi ci vuole una campagna vaccinale allargata; dopo gli operatori sanitari saranno vaccinati gli ospiti delle rsa, poi gli ultra ottantenni e poi i pazienti fragili non ultra ottantenni e via via. Mi auguro che per fine estate o inizio autunno possiamo avere un'immunità di gregge".
Punzi spiega anche perché chi ha già avuto il covid ed è guarito sarà l'ultimo a vaccinarsi: "Non è una categoria prioritaria - dice - non sappiamo molto dal punto di vista immunologico sulle difese anticorpali ma si possono mettere sicuramente questi soggetti nelle fasi finali delle vaccinazioni. Ricordo anche che non abbiamo certezze sul fatto che il vaccino eviti che il soggetto propaghi il virus se si contagiamo, quel soggetto sarà protetto ma non ci sono certezze sul fatto che non sia contagioso".
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