Una delle Vele di Scampia è finalmente stata trasformata in sede dell'Università Federico II di Napoli. Dopo 16 anni di lavori, qui saranno trasferiti alcuni corsi di laurea della Scuola di Medicina e chirurgia dell'ateneo, le cui lezioni inizieranno già dal prossimo settembre.

Un progetto che contribuisce così a cambiare l'immagine del quartiere dell'area nord di Napoli associato molte volte esclusivamente alla terra di 'Gomorra', allo spaccio di droga e alla faida tra gruppi criminali. Un territorio, invece, che già da anni è fucina di associazioni e attività che si impegnano per mostrare alla città e anche al resto del Paese che Scampia è altro, oltre 'Gomorra'. E qui dal prossimo autunno arriveranno ora anche gli studenti universitari.

Tassello di un più ampio "progetto sociale integrato" che l'amministrazione ha messo in campo per il quartiere e l'intera area Nord della città e che prevede anche la riqualificazione del verde urbano, la realizzazione della pista ciclabile e un'adeguata implementazione del sistema di trasporti.

"Sono tutti fattori - dice il sindaco Gaetano Manfredi - che vanno nella stessa direzione, quella di rendere fertile un territorio dalle grandi potenzialità portando formazione e sviluppo economico". Le Vele, sette in tutto, furono costruite tra il 1962 e il 1975 su un progetto dall'architetto Franz Di Salvo. Nel progetto erano previsti anche centri aggregativi e spazi comuni, uno spazio di gioco per bambini e altre attrezzature collettive. Un 'nucleo di socializzazione' che non fu mai realizzato contribuendo al fallimento dell'opera come concepita. E negli anni le Vele sono diventate sempre più sinonimo di degrado, di malavita e spaccio di droga.

Dei sette edifici originari ne furono abbattuti tre: nel 1997, nel 2000 e nel 2003. Ne restano in piedi quattro. Con la Giunta de Magistris al Comune di Napoli nasce il progetto 'Re-Start Scampia' che prevede l'abbattimento di altre tre vele e la riqualificazione della Vela Celeste da destinare a servizi e a sede della Città metropolitana. Il 20 febbraio 2020 inizia l'opera di abbattimento della Vela Verde che si concluderà il 1 luglio di quell'anno.

Il programma ha un costo complessivo di 27 milioni di euro, di cui 18 finanziato con fondi del Bando Periferie e 9 milioni dal Pon Metro. Negli ultimi mesi l'amministrazione guidata dal sindaco Manfredi ha impresso un'accelerazione per la conclusione e la consegna della Vela all'Ateneo.

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