Vele di Scampia: iniziano le operazioni di sfratto
Giorno dell'abbandono per circa 150 famiglie: la Vela Celeste verrà recuperata, le altre verranno abbattute
10-11-2016 | di Marco De Rosa

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Sono iniziati questa mattina i lavori che porteranno circa 150 famiglie lontano dalle “Vele di Scampia”. Al ritmo di circa 7 famiglie al giorno, dalla Vela Verde e da quella Celeste verranno traslocate verso i nuovi appartamenti messi a disposizione ed ubicati a via Gobetti, via Labriola e piazza della Socialità.
Un’operazione difficile, visto che, per effettuare il trasloco è stato vietato il trasporto di mobili ed arredi lungo scale e passerelle, ma esclusivamente con pedane elevatrici. Non solo: con l’inizio dei lavori di trasferimento, gli stessi appartamenti verranno resi inagibili, togliendo sanitari, porte e finestre e chiudendo definitivamente gli allacci a luce, acqua e gas.
Ma non c’è solo gioia, che traspare evidente da queste famiglie: esiste soprattutto il rammarico e la rabbia di chi, invece, da questo progetto è stato escluso e continuerà, almeno per il momento, ad abitare nel “quartiere di Gomorra”.
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Per scongiurare l’occupazione abusiva ed evitare che il centinaio di appartamenti assegnati possano essere “invasi” da altre famiglie, è stato istituito un presidio h24 degli agenti della Polizia Municipale che resterà attivo per circa 3 settimane, coadiuvato anche dal Reparto Mobile di Polizia.
“Nessuno pensi di poter trovare spazio in una graduatoria che è già stata compilata e che non prevede modifiche per alcun motivo”, dichiara nell’articolo pubblicato da “Il Mattino” l'assessore alle politiche per la casa Enrico Panini. Un messaggio destinato soprattutto alle famiglie che si sono infilate nelle Vele senza averne il diritto e che oggi temono il peggio: da una parte perché queste stesse non sono presenti in alcun elenco; dall’altra perché presto, a partire dalla Vela Verde, gli stabili verranno rasi al suolo. Ed ecco che salta fuori il sentimento di rabbia, che si spera non sfoci in possibili blocchi ai traslochi.
A conclusione delle operazioni, entrerà in azione l’Esercito con un presidio fisso, il quale terminerà solo nel giorno in cui le Vele verranno abbattute: “Siamo in attesa di certezze sull'arrivo dei fondi per procedere all'abbattimento – ha chiarito l'assessore Panini, come riporta “Il Mattino” - ma i tempi dovrebbero essere brevi. Subito si partirà con l'abbattimento della Vela Verde e con il recupero di quella Celeste, l'unica che resterà in piedi. Poi si andrà avanti con le altre strutture”.
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