“Un buon sindaco avrebbe convocato l’assessore indagato e chiederne le dimissioni. Un buon assessore, in quanto indagato, avrebbe potuto affidare le proprie deleghe al sindaco fino al chiarimento della sua posizione giudiziaria. Non ci troviamo in nessuno dei due casi”.

Lo ha detto Davide Alfieri, capogruppo di “Centro Democratico” a Torre Annunziata, dopo aver appreso dell’avviso di conclusione indagini a carico del vicesindaco Gaetano Veltro, sul quale pende l’accusa di falso ideologico e truffa. I fatti risalgono al 2016, epoca in cui Veltro non aveva alcun incarico istituzionale.

Il capogruppo dei “Progressisti e democraticiGerardo Salvi ha espresso solidarietà nei confronti del vicesindaco: “Sono sinceramente dispiaciuto. Sotto l’aspetto personale esprimo massima solidarietà, perché sarà un momento molto delicato per lui. Sotto il profilo politico, spetta al sindaco valutare e riflettere su quanto accaduto”.

Più duro il consigliere di opposizione Davide Alfieri: “La posizione di Veltro è già in discussione all’interno della maggioranza. Però prima di esprimere qualsiasi giudizio, bisogna aspettare. Finché non ci sarà archiviazione oppure un rinvio a giudizio, non ci si può esprimere. Di certo è che avrebbero potuto affrontare la questione in modo diverso. Eticamente sarebbe stato giusto congelare le deleghe rimettendole nelle mani del sindaco, aspettando la magistratura. Oppure Ascione avrebbe dovuto chiedere le dimissioni. Ma a quanto pare – ha concluso Alfieri - entrambi non conoscono etica né comportamenti”.


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la risposta di Gaetano Veltro

la replica di ascione: "nulla di grave"

l'accusa di falso ideologico e truffa