Mettersi alle spalle la polemica tra Osimhen e il club, prendere a due mani il coraggio visto nelle ultime gare e dare "il 120% per riuscire a vincere contro il Real Madrid, mettendo in campo cuore e cervello".

Il tecnico azzurro Rudi Garcia mette in cascina gli ultimi risultati ottenuti con le vittorie contro Udinese e Lecce, otto gol fatti, sei punti fatti e il ritorno tra le prime in classifica, e lancia la sfida al Real Madrid alla vigilia della seconda partita del girone in programma domani sera in un Maradona che si annuncia esaurito con 55.000 tifosi azzurri sugli spalti.

"Domani contro il Real Madrid - ha detto alla vigilia del big match - dovremo essere bravi a spingere o a impedire al Real di mostrare le sue qualità, perché c'è stato un periodo in cui tiravamo ma non prendevamo la porta, ora siamo tornati a tirare meglio e abbiamo anche segnato su calcio di punizione, possiamo giocarla anche contro un club che ha vinto cinque volte la Champions negli ultimi dieci anni. E' casa loro ma anche noi vogliamo giocare sempre la Champions. Ora siamo tornati tra le prime 4 in serie A e possiamo concentrarci su questo match".

Garcia ha dosato le energie nelle ultime due partite e punterà sul tradizionale 4-3-3, con Osimhen al centro tra Politano e Kvaratskhelia, con Zielinski avanzato in un centrocampo con Lobotka e Anguissa, e con Di Lorenzo e Olivera terzini e una coppia centrale Ostigard-Natan che funziona in campionato ma è chiamata ora a confermarsi su scenari più impegnativi e a contenere l'attacco delle merengues, da Vinicius e Rodrygo, fino a Bellingham, il nuovo bomber del club. "Il Real Madrid - spiega Garcia - è molto forte, dopo la partenza di Benzema hanno preso Bellingham che gioca dietro le due punte e funzionano bene. Noi ci concentriamo con giocatori che sanno tutto dell'avversario, dalle forze alle debolezze, perché qualsiasi squadra al mondo non ha solo forze".

Il lavoro di Garcia in queste settimane è stato teso a eliminare le debolezze di una squadra che finiva per spaccarsi tra difesa e centrocampo, lasciando ampi spazi. Contro Udinese e Lecce è tornato un meccanismo funzionante per 90': "Un confronto con i giocatori dopo il momento difficile? Non date retta a queste stupidaggini - ammonisce Garcia -. Io coinvolgo sempre i giocatori, qui a Napoli ho creato un consiglio di saggi con i leader della squadra. Parlo sempre ai miei giocatori".

La tensione che c'è all'esterno è stata cacciata dagli spogliatoi, come conferma anche Di Lorenzo, che risponde sulle infinite polemiche tra Osimhen e il club: "Per noi - spiega il capitano - su Osi non è cambiato niente, il suo rapporto negli spogliatoi e la passione per la maglia e la città non sono cambiati. Abbiamo il grandissimo giocatore che dà il massimo e per lui anche domani è una grande partita". Unità quindi, e anche coraggio: "Siamo partiti in Champions - spiega Di Lorenzo - con la vittoria a Braga e domani affrontiamo il Real Madrid con serenità, da squadra coraggiosa, e anche un po' sfacciata. Contro le grandi devi accettare il duello che ti trovi davanti".

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