Sempre più urgente un tavolo in prefettura e discutere del futuro dei lavoratori di Meridbulloni.

Lo ha chiesto a gran voce il segretario cittadino del Pd Paolo Persico: “Alla luce delle polemiche di queste ore appare sempre più urgente un confronto. Ognuno si deve assumere, con chiarezza e trasparenza, le proprie responsabilità, il tempo delle opacità e delle ambiguità è finito. Per il PD la priorità assoluta è la salvaguardia dei posti di lavoro e di un patrimonio di competenze che vale per l'oggi e per il futuro da non dirottare in altre Regioni”.

Circa 60 lavoratori il cui futuro è stato in bilico da quando l’Asi ha fatto richiesta di esproprio del capannone di via Terragneta. Lo stesso capannone in cui lavorano i dipendenti del Gruppo Damiano. Da qualche giorno il dietrofront ufficiale di Vescovini che ha abbandonato la trattativa e cercherà un altro capannone altrove.

“Si è creata una pericolosa tensione tra lavoratori e tra città – ha continuato Persico, attraverso una nota congiunta con il Pd provinciale e quello di Castellammare di Stabia -. Quello che è accaduto non può essere motivo per penalizzare i lavoratori di Meridbulloni. Si valutino nuove strade a partire dalla permanenza delle attività nell'attuale sito di Castellammare di Stabia”.

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