La Squadra Mobile di Napoli che oggi, coordinata dalla DDA, ha arrestato 15 narcotrafficanti nell'ambito di un blitz anti droga, ha sequestrato, a Marano di Napoli, un laboratorio all'interno del quale la cocaina veniva estratta dai capi di abbigliamento. Si tratta di uno stratagemma studiato per eludere i controlli doganali: gli indumenti erano infatti stati intrisi di cocaina allo stato liquido in laboratori allestiti in Perù e, una volta in Italia, venivano appositamente trattati con particolari procedimenti che consentivano di ottenere nuovamente la cocaina in polvere, pronta per essere immessa sul mercato. Lo stupefacente, così importato nel territorio partenopeo, veniva successivamente distribuito all'ingrosso a trafficanti che operavano in quartieri del capoluogo come il Rione Traiano, Secondigliano e i Quartieri Spagnoli.

La banda di narcos scoperta dalla Polizia di Stato si occupava oltre che delle importazioni, anche della vendita al dettaglio di una parte della cocaina importata, realizzata attraverso le cessioni agli acquirenti al minuto presso una piazza di spaccio di Salita Capodimonte. Lì gli agenti hanno eseguito arresti e sequestri. Dall'attività investigativa è anche emerso che la banda aveva a disposizione parecchie armi da fuoco. Complessivamente sono stati sequestrati oltre 44 Kg di cocaina e 215 Kg di hashish.

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