Si terrà sabato 3 marzo l’assemblea pubblica e la mostra fotografica di Eleutheria, per mostrare le condizioni di abbandono e dissesto in cui versa il Vesuvio e le iniziative messe in campo per far conoscere le opere di messa in sicurezza e gli interventi di ripristino, per poter stabilizzare il fondo e cercare di mantenerne la fruibilità.

“Il progetto Eleutheria nasce come vero e proprio atto d'amore verso la vita – si legge in una nota - da ciò ha sempre trovato la carica per andare avanti nonostante le numerose difficoltà. Purtroppo, a seguito degli incendi prima e degli effetti dei medesimi poi, il progetto ha subito una lunga battuta d’arresto: i danni subiti, i tempi d’intervento, la burocrazia, la prepotenza o l’evidente incapacità d’azione delle Istituzioni hanno messo e tuttora mettono a dura prova la possibilità di costruire qualcosa di concreto, vanificando i sacrifici fatti negli ultimi tre anni di lavoro. L’undici settembre scorso – continua la nota - alle prime abbondanti precipitazioni una colata di fango misto a ceneri, legno carbonizzato, immondizia e pietre ha invaso il fondo, generando una faglia profonda 3-4 metri, con il conseguente dilavamento di materiale inerte a valle, innalzamento del livello del suolo di circa 1 metro, abbattimento delle recinzioni, perdita di una parte del noccioleto e del potenziale agricolo. Nell’immediato è stata richiamata l’attenzione delle autorità competenti le quali hanno praticamente ignorato gli esposti nonostante i vari solleciti d’intervento. Nell’irreversibilità di una situazione in costante evoluzione, la frana oggi per l’incalzare degli agenti atmosferici, ha raggiunto un’estensione di circa 700 metri diventando un rischio non solo per noi ma anche per la sicurezza pubblica. L’impermeabilità del suolo è giunta ai massimi livelli, le acque non avendo più vie di scorrimento sono costrette a trovare percorsi alternativi causando problemi di varia natura come il crollo di strade e smottamenti vari”. L’appuntamento è per sabato 3 marzo alle ore 10:00 in via Cifelli a Trecase, di fronte Hotel Crystal.

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