Vesuvio, concluse le speciali ‘giornate salvavita’ sul cratere del vulcano
Guide e alpini in azione con corde e barelle per soccorrere possibili dispersi
27-11-2015 | di Salvatore Piro

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Esercitazioni pratiche per il recupero di persone disperse e corsi ad hoc di salvataggio con defibrillatori. E’ quanto andato in scena sul Vesuvio, nella speciale due giorni ‘salvavita’ promossa dalle Guide del ‘Presidio Permanente Vulcano’, l’associazione di volontari per l’escursionismo e la tutela dell’ambiente che da anni si batte per la maggiore sicurezza nell’Ente Parco del vulcano più pericoloso al mondo.
Le Guide Vulcanologiche del ‘Presidio’ (alcune di esse denunciano da tempo la carenza di ambulanze e personale medico specializzato in caso di emergenza sulla bocca del cratere) hanno svolto due esercitazioni congiunte con gli specialisti del ‘Soccorso Alpino Speleologico Campania’.
Armati di corde e di barelle di ogni tipo, i volontari hanno simulato linee guida e procedure da seguire per salvare la vita a persone e turisti in difficoltà lungo gli impervi sentieri con affacci sulla bocca del Vesuvio: il vulcano dormiente dal 1944, con alle pendici una popolazione complessiva di 3,1 milioni di abitanti.
“Le nostre Guide – così i rappresentanti del ‘Presidio’ – sono anche deputate a salvaguardare l’incolumità dei turisti in visita all'area craterica da quota 1000 in su. Già da anni alcuni nostri membri hanno accumulato grossa esperienza nel recupero di infortunati in aree impervie, cercando di fornire maggiore sicurezza agli escursionisti in transito su uno dei siti più apprezzati ma più pericolosi della Campania”.
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