Via libera al cibo da asporto. Borrelli: “Boccata d’ossigeno per tanti commercianti”
Confesercenti Campania: “Dietrofront doveroso, ma tempistiche da rivedere”. Capasso: “Tutti diventino responsabili”
02-05-2020 | di Redazione
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Accolta con soddisfazione il via libera al cibo da asporto in Campania.
Il governatore della Regione Vincenzo De Luca ha dato infatti l’ok alla vendita di prodotti da asporto. Una buona notizia per tanti imprenditori e commercianti del settore.
“Una boccata d’aria dopo mesi durissimi – ha spiegato il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli -. Lo stavamo chiedendo da settimane: il 14 aprile abbiamo invocato l’asporto proprio per venire incontro alle istanze provenute da centinaia di operatori del settore. Ha fatto bene De Luca ad accogliere questa proposta, ma siamo ancora più felici che tanti lavoratori potranno tornare in attività e respirare. Sarà fondamentale, però rispettare le regole”.
“Siamo soddisfatti di questo cambiamento – commenta Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania -, finalmente si inizia a fare economia e a recuperare un fatturato ad oggi azzerato per due mesi dall’emergenza coronavirus. Ci fa tuttavia specie – sottolinea Schiavo - che queste ulteriori riflessioni arrivino solo poche ore prima dell’apertura delle attività, costrette, con difficoltà, a rimettere in moto produzione e gestione dei locali di corsa. I tempi di queste ordinanze ci lasciano perplessi e sorprende che al tavolo di chi decide non c’è nemmeno un tecnico della ristorazione e del turismo, la cui presenza avrebbe portato a consigli proficui”.
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“Nella fase 2 i processi decisionali vanno condivisi e con essi le responsabilità”. È quanto ha dichiarato invece il sindaco di Ottaviano Luca Capasso. “L’idea dell’uomo solo al comando poteva andare bene nel periodo più drammatico dell’emergenza, ora è arrivato il momento di responsabilizzare tutti, dai sindaci ai cittadini, passando per gli operatori economici. Nessuno sta dicendo che è finita l’emergenza, anzi: c’è da non abbassare la guardia e da stare molto attenti, ma abbiamo anche il dovere di agire con senso civico per cercare di tornare lentamente alla normalità. Abituiamoci al distanziamento e, soprattutto, chiamiamolo distanziamento fisico e non sociale: le parole sono importanti e la parola “sociale” ha un alto valore simbolico: saremo distanti fisicamente ma socialmente uniti”.
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