Grazie ai messaggi e alle foto contenute nel cellulare, le forze dell'ordine riescono a ricostruire ben 33 episodi di detenzione e spaccio di droga. Per questo motivo un 19enne originario di Vico Equense ma residente a Meta di Sorrento è finito agli arresti domiciliari. Ad eseguire l'ordinanza cautelare, emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura, sono stati i carabinieri della compagnia di Sorrento. I fatti risalgono al 13 ottobre dello scorso anno, quando il Nor-aliquota Radiomobile dei militari dell'Arma di Sorrento intervenne a casa del giovane a seguito di una violenta lite con la madre, trovandolo in possesso di due ovuli contenenti hashish, un bilancino di precisione e altro materiale per il confezionamento di dosi, oltre a denaro contante ritenuto provento dell'attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella circostanza, l'analisi del cellulare del 19enne permetteva agli operanti di rinvenire nella galleria fotografica diverse immagini di sostanze ritenute del tipo hashish, marijuana e cocaina utilizzate in varie conversazioni, tutte ritenute compatibili con l'attività di spaccio. La successiva e più approfondita analisi forense dello smartphone, ha permesso di raccogliere indizi di colpevolezza a carico del ragazzo che è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. 

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