Non ha mancato di suscitare polemiche il video girato all’interno della sede del Consiglio Regionale della Campania che vede il consigliere regionale Pasquale Di Fenza di Azione accompagnato dalla tiktoker Rita De Crescenzo, in una performance di dubbio gusto tra bandiere e l’inno nazionale. 

La dirigenza di Azione Campania ha preso subito le distanze, definendo l’iniziativa “personale, estemporanea e incomprensibile”, lontana dai valori di rispetto e collegialità che dovrebbero guidare ogni rappresentante politico. I stessi vertici di Azione annunciano provvedimenti a tutela dell’immagine e della coesione del partito.

Dal Partito Democratico, Giuseppe Annunziata, segretario metropolitano di Napoli, ha duramente stigmatizzato l’episodio, evidenziando come le istituzioni non possano essere banalizzate o utilizzate come strumenti per accrescere la propria visibilità personale. "Le sedi istituzionali sono luoghi di rappresentanza, che esigono sobrietà e rispetto, non palcoscenici per spettacoli indecorosi".

In una nota congiunta, i consiglieri regionali PD Bruna Fiola e Massimiliano Manfredi hanno ribadito con fermezza che il Consiglio Regionale deve essere un luogo di confronto serio e non un set per contenuti social superficiali e irrispettosi. Il gesto di sventolare la bandiera italiana come se si fosse allo stadio è stato definito “offensivo, svilente e intollerabile”, un affronto a quei simboli che rappresentano la responsabilità pubblica. Hanno chiesto un immediato chiarimento delle responsabilità e un netto innalzamento del livello istituzionale, auspicando che non si ripetano più episodi che rischiano di compromettere la dignità delle istituzioni e la fiducia dei cittadini.

Anche il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha espresso la propria netta condanna: "Vedere la sede istituzionale del consiglio regionale della Campania utilizzata per realizzare una buffonata con i tiktoker mi rattrista profondamente. Sono lontanissimo da questa deriva" - ha scritto sui suoi profili.

Per Noi Moderati si è trattata di "una messa in scena grottesca, con tanto di bandiera tricolore sventolata e canto in playback dell'inno nazionale, utilizzati per fare spettacolo da social. Non solo è stato offeso il decoro del Consiglio regionale, ma è stata ridicolizzata e oltraggiata l'istituzione stessa. A rendere possibile tutto ciò è stato il consigliere regionale, che ha consentito l'accesso alla sua stanza per trasformarla in un palco da esibizione. È lui per primo a mancare di rispetto alle istituzioni e ai cittadini che rappresenta" - spiega Riccardo Guarino, coordinatore provinciale a Napoli di Noi Moderati.   

Si dice 'indignato' anche Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale della Campania: "Dopo aver visionato personalmente il materiale in questione, e in virtù dei compiti attribuitimi dall'articolo 36 dello Statuto, ho ritenuto doveroso esprimere profondo biasimo per l'accaduto e richiamare con fermezza l'attenzione sulla necessità che episodi di tale gravità non si ripetano. La tutela dell'immagine e delle funzioni del Consiglio regionale è un dovere inderogabile, e ogni comportamento lesivo nei confronti dell'Istituzione sarà contrastato con determinazione" - fa sapere Oliviero.

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