Torre Annunziata. “Vieni sempre accompagnata. Che il giorno che verrai da sola ti ritroverai senza testa”. Questo il tenore delle minacce telefoniche che Maria Nazionale, la famosissima cantante e attrice di Torre Annunziata, era costretta a subire al cellulare dal suo vecchio zio, A.N., 70enne con piccoli e datati precedenti penali.

L’uomo, anch’egli oplontino ma residente a Trecase, è stato quindi condannato alla pena di un mese di reclusione. Nessun risarcimento invece alla show-girl torrese, che nel lontano ’86 debuttò al Festivalbar con la hit “Ragazzo solo”, prima della scalata al successo culminata nel 2013 all’Ariston di Sanremo, presentando “E' colpa mia” e “Quando non parlo”. Brani che suscitarono perfino l’ira di alcuni senatori della Lega Nord, contro i selezionatori del Festival più famoso d’Italia.

La cantante non aveva sete di soldi, solo di giustizia, e al processo contro suo zio ha preferito non costituirsi parte civile. “Non c’è motivo di dubitare della veridicità del racconto della persona offesa, che non ha mostrato interesse ad un eventuale risarcimento danni”, si legge infatti nella motivazione contestuale alla condanna scritta dal giudice del tribunale di Torre Annunziata, Emanuela Cozzitorto.

Le minacce risalgono al Luglio del 2011. Lo zio di Maria Nazionale convive in casa con la nonna, alla quale la cantante torrese è legata da immenso affetto. Proprio in quella calda estate, l’anziana donna viene trasportata all’ospedale con ferite al corpo e al volto. Sarà dimessa per fortuna dopo alcuni giorni. A.N., lo zio che minacciava al cellulare la show-girl oplontina, decide quindi di ricoverare la nonna di Maria presso una casa di riposo di Terzigno.

Nel frattempo, ai carabinieri scatta una denuncia per lesioni. Le ferite della donna - scriveranno poi i militari - “non sono compatibili con una caduta accidentale”. A sporgere denuncia alla Stazione di Torre Annunziata e contro suo zio sarebbe stata proprio Maria Nazionale; ma il giudizio sulle presunte lesioni non era oggetto del processo. Ogni eventuale responsabilità potrebbe essere accertata in altra sede.

La nota cantante di Torre Annunziata va spesso a trovare sua nonna. Anche alla casa di riposo di Terzigno. Circostanza che A.N., 70 anni, che ora dovrà scontare un mese per minaccia, proprio non digerisce. “La devi finire di preoccuparti – tuona sempre l’uomo contro Maria - . Alla nonna ci penso io e da qui non si muove. Ti consiglio di venire accompagnata. Altrimenti ti taglio la testa”. Da qui la querela della cantante, minacciata di morte dallo zio.    

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