Il gruppo Per Castellammare porterà in aula, nel Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia in programma giovedì 22 settembre 2016, la discussione su Villa Comunale, Palazzo del Fascio e Corso De Gasperi. Tre temi cari agli stabiesi su cui i consiglieri comunali Alessandro Zingone e Salvatore Vozza Interrogheranno l'Amministrazione Comunale .

I due consiglieri nel testo dell'interrogazione presentata lo scorso luglio chiederanno di conoscere, per la Villa Comunale, le motivazioni che hanno portato al fermo dei lavori, quale progetto è in esecuzione e se sono intervenute varianti alla originaria progettazione e nel caso l’iter adottato per l’approvazione. Inoltre l’attuale crono programma con indicazione del termine di ultimazione lavori e del collaudo, gli atti di impegno della copertura finanziaria, gli importi erogati alla attuale impresa esecutrice e lo stato del rapporto con la precedente ditta, nonché le cause che hanno portato alla rescissione contrattuale con la stessa;

Per quanto concerne la Casa del Fascio, le motivazioni che hanno portato al fermo dei lavori e gli accorgimenti adottati nei confronti dell’impresa esecutrice e se è ancora in corso il rapporto contrattuale, le risultanze della consulenza tecnica disposta dal Giudice istruttore per il contenzioso sorto con la ditta, le attività da porre in essere per la ripresa dei lavori, il crono programma, se sono intervenute varianti al progetto iniziale, la copertura finanziaria per il completamento delle opere, l’importo già erogato all’impresa, il termine di ultimazione lavori e del collaudo.

Infine, per quanto riguarda Corso De Gasperi, l’impresa (o associazione) aggiudicataria dell’appalto, se sono stati autorizzati eventuali subappalti, lo stato attuale dei lavori ed il relativo crono programma, il riferimento finanziario dell’opera, gli estremi del  progetto in esecuzione e se sono intervenute eventuali varianti.

“Inoltre – scrivono Vozza e Zingone - chiediamo di conoscere per l’intervento in social housing del quartiere di Savorito, le motivazioni che hanno portato alla sospensione del bando per l’aggiudicazione dell’appalto e soprattutto come si intenderà affrontare le varie fasi delle lavorazioni, in particolare come si andrà a conciliare lo stadio della demolizione dei prefabbricati con la presenza, negli stessi,  dei nuclei familiari, se è stato valutato il trasferimento dell’inquilinato e nel caso in quali alloggi potranno essere sistemati, se sono stati predisposti i criteri per l’assegnazione degli alloggi che resteranno nella disponibilità dell’Ente. Sarebbe, poi, compito dell’amministrazione fornire dettagliata informazione sullo stato delle procedure e dei finanziamenti del Contratto di Quartiere. Del resto- concludono Vozza e Zingone - dovrebbe essere compito dell’amministrazione comunale attivare tutte le iniziative per accertare le responsabilità per i fondi revocati. Si tratta di diversi milioni di € e di un danno evidente subito dalla Città".


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