Con la recente apertura sul territorio regionale dei poli dedicati alla robotica, e con sempre più ospedali che fanno affidamento sugli ultimi ritrovati della tecnologia per fornire soluzioni innovative e sicure ai propri pazienti, la sanità campana è sulla giusta strada per migliorare la qualità dell’offerta medica per i suoi cittadini.

Ricerca, voglia di sperimentare e capacità di sfruttare al meglio i ritrovati del mondo High Tech sono da tempo le parole d’ordine che le cliniche più avanzate della Regione seguono, in un percorso che ha come obiettivo principale la soddisfazione e la cura del paziente.

L’impatto delle nuove tecnologie in sala operatoria e in ambulatorio non è certamente una sorpresa: le più prestigiose cliniche, a livello nazionale, avevano da tempo previsto la sempre maggiore importanza della ricerca per il futuro della medicina.

All’interno del dibattito della comunità scientifica sul tema, spiccano le recensioni della clinica romana Villa Mafalda. Il centro polispecialistico capitolino ha infatti spesso mostrato interesse per gli sviluppi della tecnica, e per le ripercussioni positive che questi potrebbero avere sulla pratica medica quotidiana e sui pazienti.

Le opinioni di Villa Mafalda, espresse sul suo blog, hanno spesso aiutato a fare chiarezza sulla direzione che la medicina moderna sta prendendo, e sulle novità nel settore, senza naturalmente mai trascurare i metodi di cura tradizionali e l’imprescindibile attenzione alla prevenzione.

Robotica e medicina, un’alleanza sempre più solida?

Se si guarda alle dichiarazioni degli esperti e dei ricercatori Campani impegnati in prima persona nello studio delle applicazioni della robotica nel mondo della sanità, appare chiaro come il sodalizio tra tecnologia e sanità stia già dando frutti interessanti. L’utilizzo di tecnologie avanzate nell’ambito dei ‘Big Data’ sta migliorando sensibilmente le capacità degli esperti di vagliare quantità di dati medici sempre più ampie e complete.

Un lavoro di analisi tutt’altro che accademico: lo studio dei Big Data si sta rivelando fondamentale nello sviluppo della medicina di precisione, una branca mirata alla pianificazione di terapie ‘ad hoc’ per il singolo paziente, e dunque dalla grande efficienza.

Si tratta di tecniche utili in fase di diagnosi ma non solo, come sottolinea anche una notizia riportata da Villa Mafalda riguardo allo sviluppo di un algoritmo che consentirebbe ai medici di individuare nel paziente una predisposizione per l’osteoporosi.

Dalla diagnosi alla chirurgia, le opinioni di Villa Mafalda

Impossibile ignorare l’impatto della tecnologia sull’operato dei chirurghi. Lo dimostrano le recensioni positive degli esperti, oltre che la grande diffusione dei robot nelle cliniche campane, giudicati oggi uno strumento estremamente preciso nelle mani di un medico capace, ottimo per ridurre al minimo le possibilità di rischio per il paziente.

La clinica Villa Mafalda sottolinea come i recenti trend nell’applicazione e nello sviluppo dei robot-chirurghi facciano intravedere sviluppi futuri molto interessanti. È il caso, per esempio, del modello Preceyes, realizzato da un team inglese all’università di Oxford e capace di operare su membrane ottiche spesse un centesimo di millimetro. Un risultato che fa ben sperare gli oculisti, come mostrano le opinioni e le recensioni di VillaMafalda e di AktiVision, centro oftalmologico della clinica romana (qui il sito web). Già in passato AktiVision ha mostrato grande interesse per le ultime tecnologie in campo oculistico, con recensioni e commenti sui modelli di laser più avanzati, e le prospettive della robotica possono certamente offrire ai medici del settore strumenti di valore.

Le branche mediche coinvolte nella rivoluzione della robotica e dell’informatica sono dunque le più diverse. La Campania e i suoi ricercatori stanno oggi emergendo nel contesto del Mezzogiorno, con investimenti e progetti di ampio respiro utili per i medici della regione e, in ultima istanza, per tutti i cittadini. La strada per una sanità efficace e all’avanguardia è ancora lunga, ma il mondo della ricerca si muove sicuramente nella giusta direzione.


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