Violenza giovanile tra città e periferie: allarme sociale e proposte concrete
A San Giorgio a Cremano il convegno del Movimento 5 Stelle con l’ex procuratore Cafiero De Raho e parlamentari M5S
15-06-2025 | di Claudio Di Giorgio

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Nella sede del Movimento 5 Stelle di San Giorgio a Cremano si è tenuto il convegno “Violenza nelle città e nelle periferie: cause, responsabilità e soluzioni possibili”, organizzato dalla Consigliera Comunale del M5S Patrizia Nola, con l’intervento dell’On. Federico Cafiero De Raho, ex Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, dell’On. Alessandro Caramiello, dell’On. Carmen Di Lauro e, per il gruppo territoriale giovani di San Giorgio, di Fabrizio Langella.
È stata condotta dagli intervenuti una lucida analisi su un argomento che ormai preoccupa profondamente i cittadini, compromettendo la loro fiducia anche nelle istituzioni, e che solleva una domanda inquietante: “Sarà possibile fermare questa violenza? E non è forse già troppo tardi?”
Secondo gli ospiti, il dilagare della violenza assume oggi la stessa, preoccupante dimensione sia nelle città che nelle periferie. Si tratta di un fenomeno complesso, in particolare tra i giovani, le cui cause vanno ricercate in molteplici fattori: problemi di salute mentale, bassa autostima, impulsività, difficoltà familiari, ma anche in condizioni socioeconomiche difficili, come povertà, disoccupazione, emarginazione e l’influenza negativa di gruppi violenti.
Il fenomeno più allarmante – spiegano i relatori – è proprio quello che riguarda i giovanissimi, dai 13 ai 18 anni, che mettono in atto episodi di violenza, spesso senza motivazioni apparenti, nel tentativo di ottenere riconoscimento sociale o affermare una supremazia all’interno del proprio gruppo. I motivi che scatenano vere e proprie aggressioni e accoltellamenti sono spesso futili, e i protagonisti sembrano incapaci persino di fornire spiegazioni plausibili per le loro azioni.
Episodi sconcertanti, che impongono serie riflessioni e l’urgenza di un tavolo istituzionale che metta al centro il tema della prevenzione e dell’educazione. È necessario interrogarsi sulla società di oggi, su quali modelli siano stati proposti ai giovani finora e su cosa si possa fare di più, in particolare nelle scuole e nei contesti giovanili.
La scuola, infatti, resta il luogo dove gli insegnanti cercano ancora di offrire ai ragazzi una prospettiva diversa, una via di uscita dal degrado sociale che genera paura non solo nelle città ma, purtroppo, anche all’interno delle stesse aule scolastiche.
Alla luce dei numerosi e tragici episodi che continuano ad accadere, emerge l’impressione di una società che non si prende davvero cura dei suoi giovani.
I relatori hanno infine evidenziato come in Parlamento sia in corso la discussione sull’istituzione della figura dello Psicologo di Base in ogni scuola, figura che dovrebbe essere a disposizione non solo degli studenti, ma anche degli adulti. Uno strumento che potrebbe rivelarsi fondamentale per costruire un nuovo modello educativo più sano, inclusivo e preventivo.
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