Violenza in Circum. Il Riesame smentisce la vittima: “E’ malata con gravi disturbi di personalità”
Trapelano le motivazioni sulla scarcerazione dei tre indiziati per il presunto stupro a San Giorgio. Dal video la ragazza è spesso abbracciata con Sbrescia ed era serena
04-04-2019 | di Gianluca Buonocore

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
“La vittima ha mentito perché è malata. Ha gravi disturbi della personalità e si è sempre contraddetta”. Sono state rese note oggi le motivazioni del Tribunale del Riesame dell’ottava sezione di Napoli, che oggi ha deciso per la scarcerazione di Raffaele Borrelli, il terzo degli arrestati per la presunta violenza sessuale su una 24enne di Portici nel vano ascensore della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano.
LA VITTIMA E’ MALATA. Secondo i giudici Vito Purcaro, Sabrina Calabrese, Maria Vittoria Foschini e Antonio Pepe, la vittima ha sempre mentito e si è contradetta già nelle ore imminenti in stazione, che in ospedale, in commissariato e per finire davanti alle telecamere.
San Giorgio, al via la mostra presepiale 'Anch'io Presepio'
Mostra aperta fino al 6 gennaio.
Da tre anni è in psicanalisi presso il presso il Dipartimento di salute mentale dell’Asl Napoli – Torre del Greco – San Giorgio a Cremano. In passato ha anche accettato il trasferimento in un centro specializzato in Emilia Romagna, ma non è migliorata. Soffre di disturbi della personalità, che la tormentano sin da quando era bambina. Tra i suoi problemi l’anoressia, ma non solo. L’eccesso sessuale è visto come una continua ricerca di attenzione, ma vissuto come una colpa tanto da riferirlo nei suoi controlli terapeutici. Inoltre si è anche definita bugiarda patologica.
NON C’E’ STATA VIOLENZA. I giudici hanno visionato le immagini delle videocamere della stazione della circum di San Giorgio e hanno notato che è stata per lungo tempo abbracciata a Alessandro Sbrescia (il primo degli scarcerati). Inoltre nei frame si vede l’ingresso anche di Antonio Cozzolino e Raffaele Borrelli, con la 24enne di Portici che esce vestita e calma con la borsa a tracolla. Poi il saluto tranquillo, che non lascia pensare a una costrizione da parte del gruppo.
LA SITUAZIONE. Ora la parola passa alla pm Maria Cristina Curatoli, che potrebbe presentare il ricorso in Cassazione del Riesame. Al momento comunque non ci sono gravi indizi di colpevolezza su Sbrescia, Borrelli e Cozzolino, mentre stando alle motivazioni risulta assai diversa la posizione della vittima.
Sondaggio
Risultati
