Torre Annunziata Ha scelto di patteggiare ieri la condanna ad un anno e due mesi di carcere per violenza sessuale, R.F., 70 anni di Torre del Greco, lo ‘chef’ della pizzeria di Rovigliano accusato dal pm della Procura della Repubblica oplontina, Francesco De Tommasi, di “atti di libidine” sul luogo di lavoro (vedi articolo correlato, ndr).

Vittima una cameriera 35enne di Castellammare di Stabia, ma residente a Torre Annunziata, che denunciò tutto nel maggio scorso ai carabinieri. In particolare, la ragazza confessò ai militari di aver subito, tra novembre 2013 ed aprile 2014, diverse violenze dallo chef nella cucina della pizzeria. Locale dove entrambi lavoravano a stretto contatto (ora la cameriera ha lasciato il posto).

I FATTI Il tutto, come ricostruito dalle indagini, partito da un’innocua telefonata domenicale fatta dallo ‘chef’ alla cameriera. Parole al cellulare - “volevo farti sentire le onde del mare” - che insospettirono la vittima. Da lì e in breve tempo l’inizio degli ‘orrori’ nella cucina della pizzeria. Prima una ‘palpatina’ alla schiena, poi giù ai fianchi e di nuovo su, al seno della ragazza, che un giorno, stufa delle morbose ‘attenzioni’ riservatele dall’uomo, provò anche a difendersi: “Avete un’età, pensate a vostra moglie” raccontò la cameriera ai militari di Torre Annunziata, sporgendo querela contro il cuoco 70enne. Un secco rifiuto che portò alla rabbiosa reazione di R.F., che minacciò poi coltello in mano la ragazza (secondo la versione da lei stesso fornita agli inquirenti) dopo il nuovo ‘no’ e l’onta subita.

LA SENTENZA Un processo lampo, chiuso già ieri dinanzi al gup del Tribunale di Torre Annunziata, Antonio Fiorentino, che ha accolto in aula la richiesta di patteggiamento dello chef (difeso dall’avvocato Patrizia Magliulo). Un anno e due mesi di pena sospesa per il cuoco. La vittima, assistita dall’avvocato Arturo Panariello, cercherà ora il risarcimento danni in sede civile.   

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