Un’interrogazione al Ministro per chiedere un intervento immediato sulla questione dell’aumento dei carburanti. E’ stata presentata dai Deputati di Italia Viva affinché si intervenga in maniera efficace sui rincari.  

“Le accise e l’IVA hanno un peso specifico notevole nella definizione del prezzo del carburante che, secondo la rilevazione diffusa dal ministero della Transizione ecologica relativa al 28 febbraio, costituiscono circa il 57% del prezzo finale della benzina e del gasolio, mentre il prezzo industriale copre il 43% circa” si legge nell’interrogazione a firma del deputato Catello Vitiello e di altri colleghi cofirmatari. 

“L’ultimo report dell’UNEM, l’Unione Energie per la Mobilità, l’associazione che rappresenta le principali aziende che operano in Italia nell’ambito della lavorazione, della logistica e della distribuzione dei prodotti petroliferi, mostra che il gasolio in Italia costa 5,7 centesimi in più al litro rispetto alla media europea, ma che, al netto di accise e IVA il prezzo industriale italiano è inferiore di 7,8 centesimi, e che il prezzo della benzina è più caro di 3,9 centesimi rispetto alla media europea, ma senza le tasse il prezzo industriale è di 6 centesimi in meno rispetto al resto d’Europa” osservano i deputati di Italia Viva.

"Assopetroli - Assoenergia evidenzia la significativa contrazione della disponibilità di prodotto afferente alla rete di distributori e l'aumento del costo dei carburanti e dei combustibili che si sta ripercuotendo sui rivenditori” scrivono i deputati di Italia Viva che chiedono al Ministro se “intenda assumere le necessarie determinazioni per far fronte al vertiginoso aumento dei prezzi dei carburanti e quali iniziative di competenza, anche legislative, intenda adottare al fine di ridurre il prezzo dei carburanti e, in particolare, le componenti che incidono fortemente su di esso, ovvero le accise e l’Iva".


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