Vittime di camorra, la lavanda dei piedi dell'arcivescovo Battaglia al nipote di Antonio Morione
Il piccolo è nato da 15 giorni e porta lo stesso nome di suo nonno
29-03-2024 | di Redazione
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Antonio Morione ha solo 15 giorni. Porta lo stesso nome di suo nonno, ma non potrà mai conoscerli. Il pescivendolo fu barbaramente ucciso all’antivigilia di Natale del 2021 durante un tentativo di rapina. Il piccolo, insieme ai suoi genitori, è stato uno dei protagonisti della lavanda dei piedi celebrata giovedì santo dall’arcivescovo Mimmo Battaglia. Funzione religiosa dedicata ai familiari delle vittime innocenti della camorra. “Persone che conoscono la sofferenza e che credono nella Resurrezione”, questa la frase con cui è stata aperta la celebrazione eucaristica. Presenti anche la mamma e il papà di Francesco Pio Maimone, il papà di Giògiò Cutolo e altri parenti delle vittime. L’arcivescovo ha ripetuto lo stesso gesto davanti a ognuno di loro: inginocchio, lava i piedi e li bacia.
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Antonio Morione fu barbaramente assassinato da una banda di rapinatori. Il commando fece irruzione nella sua pescheria di Boscoreale con l'obiettivo di rubare l'incasso, ma il pescivendolo reagì per proteggere la sua famiglia. Uno degli uomini della banda, secondo la Procura Giuseppe Vangone, sparò al pescivendolo per guadagnarsi la fuga. Fatale il colpo alla nuca. Ad oggi quattro uomini della banda sono stati arrestati. All'appello manca ancora un quinto rapinatore, non ancora identificato.
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