Vittime innocenti criminalità: nuovo sito del progetto #NonInvano
Nel portale della fondazione Polis anche i volti di Cerrato, Sorrentino e Veropalumbo
28-10-2021 | di Redazione
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Ben 206 storie e volti di vittime innocenti di criminalità, 272 luoghi di memoria.Tra questi anche Maurizio Cerrato, Matilde Sorrentino e Giuseppe Veropalumbo di Torre Annunziata. E ancora vari approfondimenti che danno conto di una vera e propria mattanza consumatasi in Campania nel corso degli anni. Sono i dati che caratterizzano il sito del progetto #Noninvano (noninvano.org), promosso dalla fondazione regionale Polis e presentato oggi in occasione del 15° anniversario dell'omicidio di Daniele Del Core e Loris Di Roberto, due giovani uccisi alla Solfatara di Pozzuoli durante una lite.
All'iniziativa sono intervenuti Carmen Del Core, sorella di Daniele e presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, don Tonino Palmese ed Enrico Tedesco, rispettivamente presidente e segretario generale della Fondazione Polis. Presenti anche alcuni familiari di vittime. "Non c'è giorno in cui io non pensi a mio fratello. Mi piace immaginare che il sacrificio di Daniele e Loris non sia stato vano. E mi viene naturale farlo ogni volta che incrocio i tanti familiari di vittime innocenti della criminalità che portano con sé il peso di una sofferenza insopportabile, spesso acuita dalla mancanza di tutela giuridica", ha evidenziato, commossa, Carmen Del Core.
Il senso del progetto è stato illustrato da don Tonino Palmese: "#Noninvano è una vera e propria banca dati della memoria e contiene tre elementi fondamentali: la compassione, nel condividere il dolore dei familiari delle vittime; l'empatia, nel portare avanti, insieme agli stessi familiari, un percorso in cui la pena non avrà mai fine; la responsabilità, che ci indica da che parte stare". Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario generale della Fondazione Polis Enrico Tedesco: "#Noninvano è una testimonianza di memoria. E la memoria, a sua volta, è un servizio alle vittime, una delle forme più alte di aiuto e vicinanza ai loro familiari. Ma fare memoria è anche un dovere collettivo, serve ad auspicare che quanto accaduto a tutti gli innocenti colpiti dal crimine non accada ad altri" (
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