Ucciso mentre lavorava nella sua pescheria. Ha reagito a una rapina. Restano tanti interrogativi sulla morte di Antonio Morione, il titolare della pescheria “Il delfino” di Boscoreale.
Un delitto che ha trasformato l’atmosfera magica dell’Antivigilia di Natale in un incubo senza fine per la famiglia. Una morte che ha sconvolto due comunità, quella di Boscoreale dove l’uomo era molto conosciuto per il suo lavoro, e quella di Torre Annunziata, la città in cui vive la famiglia Morione.
IL DELITTO. Attorno alle 22 ignoti si sono introdotti nella pescheria. Armati di pistole, hanno intimato di farsi consegnare l’incasso della giornata. In quel momento in pescheria erano presenti oltre al titolare i suoi tre figli, altri parenti e alcuni clienti. Antonio non è stato con le mani in mano. Ha reagito alla rapina, non ha accettato che il frutto del suo duro lavoro quotidiano e di quello dei suoi collaboratori, fosse sottratto. Alla vista della pistola puntata contro la figlia non ha pensato alle conseguenze del suo gesto istintivo. Ha preso in mano il coltello per squarciare la ruota dell’auto dei rapinatori che hanno poi reagito sparando quattro colpi di pistola, uno dei quali andato a segno.
La banda è poi fuggita lasciato l’auto nel cuore del piano Napoli e scappando a piedi tra le sterpaglie. A quasi tre mesi le indagini continuano in maniera serrata per stabilire la verità sulla morte di una vittima senza giustizia. Una giovane vita spezzata tragicamente per mano di criminali senza scrupoli. Una vittima innocente che aspetta risposte.
Ucciso mentre lavorava nella sua pescheria. Ha reagito a una rapina. Restano tanti interrogativi sulla morte di Antonio Morione, il titolare della pescheria “Il delfino” di Boscoreale.
Un delitto che ha trasformato l’atmosfera magica dell’Antivigilia di Natale in un incubo...
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