"Quante volte ho ammirato le ricchezze tra Oplonti e Stabiae, ho ricordi anche di bambino, e mi ha sempre colpito il rapporto tra chi vive queste città e il mare'. A dichiararlo è Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, che a poche ore dal tour tra le meraviglie della Villa di Poppea ha rilasciato un'intervista al giornale 'Il Mattino'.

Il famoso critico d'arte ha visitato gli Scavi di Oplonti, un luogo che custodisce nel cuore e che aveva già visitato negli anni '80. "Ricordo che la prima volta mi colpì moltissimo Torre Annunziata. Si tratta di scavi recenti, realizzati negli anni '60 e ancora in buone condizioni. E poi c'è l'idea di continuare i saggi sulla strada e penso sia molto interessante. Il senso di quei luoghi è nella pagina struggente scritta sulla lapide che ricorda Goethe'.

Sul telefono di Sgarbi sono cristallizzate le parole che il filosofo tedesco dedicò alla bellezza di Torre Annunziata. 'Ho segnato le frasi di Goethe che si possono leggere prima di entrare nella Villa di Poppea, quelle sensazioni scritte e impresse nella storia sono ancora vive 200 anni dopo".

Ma ad interrompere quel sacro legame la mano spregiudicata dell'uomo che non ha esitato a colpi di edilizia a deturpare quel patrimonio dall'inestimabile valore. Inoltre, la situazione è aggravata dalla mancanza di fondi, imprescindibili per la preservazione e conservazione delle opere del sito archeologico. "Ormai le case abusive ci sono, cosa possiamo fare? Per attenuare la violenza del paesaggio, passando in quei luoghi ho avuto una suggestione, pensavo ai tetti delle case ricoperti di pannelli solari. Come un'unica distesa celeste che possa ricollegare le Ville alla costa che oggi pare così lontana".

A Torre Annunziata il turismo non è tra le priorità. Gli Scavi di Oplonti non sono adeguatamente pubblicizzati e l'ingresso non rende onore ad un sito di tale portata. Serve un netto cambio di marcia che possa rendere giustizia a Torre Annunziata, trasformandola nuovamente in quel paradiso all'ombra del Vesuvio di cui anche Goethe si era innamorato. 


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