Il cuore di Oplonti non tradisce. Torre Annunziata si mobilita e scende in campo per aiutare una famiglia bisognosa.

La storia è quella di un nucleo familiare composto da cinque persone (tra le quali anche un bambino di 5 anni), che vive in un appartamento-tugurio. Una vicenda, diffusa negli ultimi giorni su Facebook, che ha fatto rapidamente il giro del web, commuovendo tutta la comunità. La famiglia (che preferisce rimanere anonima, ndr) è da tempo in attesa di un alloggio vero e proprio dal Comune, che però non è ancora arrivato.

Si tratta di un gruppo di sfollati del Rione Carceri di Torre Annunziata, che vive infatti in condizioni drammatiche. Senza letti, in condizioni igieniche precarie, con cartoni al posto dei vetri per le finestre e per i balconi. Fili elettrici scoperti e pericolosi, nessun armadio e vestiti ammassati sui letti e sulle sedie. "La situazione non era buona - hanno spiegato le persone che hanno aiutato gli indigenti -, e vedere una famiglia con un bambino piccolo in quelle condizioni è dura. Quindi abbiamo lanciato un annuncio pubblico per chiedere aiuto ai cittadini".

E la risposta degli oplontini non si è fatta attendere: "Abbiamo ricevuto immediatamente tante risposte via web e tante chiamate, non ho mai visto una reazione del genere. In primis il signor Pasquale Gallo, operaio di una ditta edile, che si è prima offerto di aggiustare le porte ma poi, viste le condizioni della casa, ha deciso di imbiancare e dare una mano per pulire l'alloggio. Vania Carfora, con la quale abbiamo girato il video della casa. Poi la signora Iolanda Paduano che ha offerto mobili ed elettrodomestici della sua vecchia casa di Rovigliano che aveva messo in vendita. Don Antonio Carbone, invece, ha messo a disposizione altri mobili insieme ai Salesiani".

L'intera comunità si è mossa per la famiglia bisognosa. Sono arrivati anche tanti giocattoli, alimenti e beni vari. Persino un divano letto di 3 metri, che purtroppo non entrava in casa. E stanno arrivando tante altre donazioni.

Per chi volesse continuare a donare beni alimentari, vestiti o giocattoli, per questa famiglia, ci si può rivolgere a don Antonio Carbone, il quale si è reso disponibile insieme agli ex allievi Salesiani.

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