Castellammare. “Nell’attesa di varare una giunta, in queste ore si parla di lunedì (sarà vero?), mentre secondo incauti proclami, sarebbe dovuta essere pronta già per questo week end, il sindaco potrebbe iniziare a compiere atti concreti nell’interesse della città: in primis firmare l’accordo per la Reggia di Quisisana con la Soprintendenza”. Sono le parole di Salvatore Vozza e Alessandro Zingone, consiglieri comunali del gruppo #percastellammare.

“Il tema del recupero delle nostre bellezze architettoniche e dei nostri beni paesaggistici, archeologici, è stato per la nostra coalizione centrale nella scorsa campagna elettorale. La firma della convenzione con la Soprintendenza è lì che attende da diversi mesi e che potrebbe, finalmente, dare una nuova veste e una nuova dignità alla Reggia di Quisisana. Il sindaco, appena avrà tempo e avrà scontato le cambiali elettorali per la formazione della sua giunta, fissi l’appuntamento con la Soprintendenza per favorire il rilancio della Reggia di Quisisana, la realizzazione del Museo e della scuola di archeologia ” le parole di Vozza e Zingone.

“Anche alla luce delle recenti novità con l’introduzione dei nuovi distretti turistici– dichiarano Vozza e Zingone – la Reggia di Quisisana può diventare un attrattore culturale necessario per le politiche di sviluppo e di valorizzazione del turismo. Il distretto Costa del Vesuvio, pur con la necessità di una riflessione sui confini territoriali indicati e sulla separazione da Pompei e Monti Lattari, rappresenta una scelta interessante. In queste ore occorrerebbe rendersi promotori di un incontro con tutte le realtà imprenditoriali e associative che lavorano nel settore del turismo e del commercio; mettere in campo prime valutazioni e proposte:

- Organizzare la consulta cittadina su Turismo e Commercio.

- Candidare la Reggia a ospitare la sede del distretto turistico.

- Promuovere un tavolo con Regione , la Città Metropolitana  e l’Autorità Portuale per definire :

a) le azione per un progetto di  rilancio dell’area portuale del Centro antico;

b) la ripresa del progetto sulla Grande Pompei. 

c) un piano concreto per il Termalismo affinchè diventi un punto di forza del nascente distretto turistico

Motivi in più, dunque, per superare l’empasse e mettersi a lavorare seriamente per il futuro della nostra città”.


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