Waterfront di Portici, è guerra aperta tra il sindaco ed il PD
Marrone: “La mia scelta è stata buona. Recuperiamo i fondi”. I Dem: “Arrogante, non ha messo nemmeno una pietra”
03-07-2015 | di Redazione
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Waterfront, l’opera pubblica senza pace al centro di un doppio faccia a faccia con i cittadini: prima il sindaco Nicola Marrone alle 12 e, successivamente il PD alle 18.
Una storia infinita fatta di appalti, lavori iniziati, lavori sospesi, ricorsi, controricorsi, tribunali, sentenze e, sopra tutto il bailamme di accuse e controaccuse tra la compagine del Sindaco Marrone e i suoi più acerrimi avversari del PD cittadino.
Secondo il PD, che ha incontrato i cittadini al Bajard al Granatello insieme al senatore Enzo Cuomo, l’opera non potrà più essere realizzata nel tempo previsto del 31 dicembre e il rischio della perdita dei finanziamenti ‘Più Europa’ è ormai dietro l’angolo. La conferma verrebbe dalla restituzione dell’area di cantiere dalla ditta al Comune e quindi ai cittadini. Critiche da tutti gli intervenuti, e il tono del manifesto del PD affisso in città non lascia dubbi sull’asprezza dello scontro politico. “Una ennesima défaillance dell’amministrazione Marrone che non riesce a portare a compimento un progetto che in campagna elettorale era il cavallo di battaglia - così il Consigliere Raffaele Borrelli - abbiamo cercato di capire quali fossero i motivi ostativi alla realizzazione dell’opera ma la risposta del Sindaco non ha offerto alcuno spunto di chiarezza. Siamo di fronte a una situazione di estrema gravità per un impegno non mantenuto”.
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Commenti alla notizia che la Commissione di Gara ha avuto bisogno di 47 sedute di lavoro per eseguire i necessari controlli documentali. “Arrogante - è stato definito il Sindaco – che ha deciso di fare tutto da solo e non è riuscito a mettere una sola pietra, sarebbe bastato continuare l’opera che avevamo iniziato”. Al mattino il Sindaco Marrone aveva invece mostrato serenità e sicurezza. “Siamo convinti – aveva affermato - che ci sarà la possibilità di recuperare i fondi, alla fine la partita dei fondi Europei sarà certamente salvaguardata attraverso una serie di provvedimenti straordinari. Questi due anni mi confermano la bontà della mia scelta di fare l’amministratore che è una vera sfida nella quale se mantieni l’onesta intellettuale e hai armadi che puoi aprire in qualunque momento e sei un uomo libero non temi nessuno e niente”.
Claudio Di Giorgio
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