Un mega evento per festeggiare San Giuseppe dopo la fine dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.

E’ l’idea di Marco Infante, mastro pasticciere di Napoli che non ha inteso rinunciare a festeggiare il giorno della “zeppola”.

Come tutte le pasticcerie d’Italia, anche quella di Infante è chiusa per arginare il diffondersi del virus. Non è stato però con le mani in mano. Ha radunato un cospicuo gruppo di pasticcieri via telefono lanciando l’iniziativa: festeggiare il 19 marzo con un San Giuseppe Liberato al termine della quarantena.

Questo il suo messaggio:

“Cari amici, nessuno di noi ha mai vissuto una simile situazione, costrett­i a chiudere le nostre att­ività e, insieme ai nostri preziosi collaboratori, impossibilitati a continuare a creare e realizzare i nostri prodo­tti.

Ma noi siamo pasticceri; abbiamo nelle nostre mani la possibilità di regalare dei piccoli momenti di felicità. In questi frangenti d’ina­ttività tu­tti insieme, da Nord a Sud, abbiamo quindi maturato un'idea per riportare, un po' di leggerezza appena sarà possibile.

Abbiamo pensato di creare e dedicare un giorno al dolce simbolo della famiglia, dell'unione, della solidarietà: la Zeppola di San Giuseppe.

Come noto, questo 19 marzo non sarà possibile festeggiarlo insieme, ma non ci fermiamo per questo: vogliamo proporre una giornata dedicata alla felicità, alla vittoria sul contagio e alla libertà, e la Zeppola sarà il suo dolce simbolo.

Questo è il momento della Resistenza e dell’Unità, della Speranza che spazza via la paura, della Bontà che dovremo contribuire a diffondere nel Mondo. Noi ci siamo, e ci siamo uniti per voi”.

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