“Mi faccio portavoce di un disagio che sta interessando i pellegrini, soprattutto quelli più anziani, ammalati o diversamente abili che non possono più giungere nell’area del Santuario accompagnati dai loro bus”. È l’incipit della lettera pubblica che don Ivan Licino indirizza, “senza alcuna intenzione di critica o di strumentalizzazione”, all’amministrazione comunale sul tema spinoso del divieto di circolazione ai bus turistici, per la zona del centro cittadino e le vie attigue a piazza Bartolo Longo.

Qualche settimana fa l’assessore Pietro Orsineri ha ripristinato una vecchia disposizione, la 882 del 1998, che istituisce il divieto di transito degli autobus diretti al centro cittadino. “È un modo per riscoprire – ha detto il vicesindaco – l’antica tradizione, voluta dal Beato Bartolo Longo, degli ultimi 150 metri di pellegrinaggio per arrivare al Santuario. Per questo motivo il nome stesso della strada, via Sacra, che porta in piazza”.

Polemiche a parte, secondo don Ivan “le ragioni che hanno portato l’Amministrazione comunale ad un provvedimento del genere possano essere considerate valide, tuttavia di fronte a misure simili si rende necessario e fondamentale un atteggiamento di dialogo costruttivo fra le parti interessate”. In particolare, “per rispettare quella disposizione, i bus lasciano i pellegrini in un’area priva di ogni servizio minimo richiesto, a partire dai bagni”. Inoltre, continua il sacerdote, “chi arriva a Pompei portando con sé diversamente abili, ammalati o anziani, non trova neanche un servizio navetta”.

Un tema delicato quello del traffico cittadino, soprattutto al centro, che impone indubbiamente riflessioni. Il transito dei bus turistici ha bloccato spesso la circolazione veicolare costringendo le persone ad impiegare diversi minuti per percorrere pochi centinaia di metri che collegano una parte all’altra della città.

“Allo stesso tempo  mi rendo conto che il problema della viabilità del centro storico ha diverse sfaccettature ma la sua soluzione richiede una riqualificazione e una riprogettazione generale del centro storico stesso. Mi auguro – ha concluso don Ivan – che si riprenda il tavolo di concertazione fra Comune, Santuario e Soprintendenza archeologica che, indetto a gennaio, dopo solo due riunioni è stato sospeso dall'Amministrazione”.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"