Commando di morte partito dalla periferia stabiese. Questa l'ipotesi al vaglio degli investigatori, al lavoro per identificare il killer di Alfonso Fontana, 24enne di Castellammare freddato la sera del 7 febbraio a due passi dal Tribunale di Torre Annunziata. Si stringe il cerchio attorno ai sicari, al setaccio i quartieri Savorito e Petraro.

Proseguono senza sosta le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, coordinati dal Tenente Sebastiano Somma. I militari sono impegnati nel ricostruire il percorso dei killer, entrati in azione intorno alle 21.30 in sella ad uno scooter. Non è chiaro cosa abbia spinto i sicari a trucidare Alfonso Fontana, è ancora mistero sul movente. Nel frattempo, ad una settimana dall'omicidio, controlli a tappeto e raffiche di perquisizioni nell'area stabiese. L'obiettivo delle forze dell'ordine è scovare i responsabili ed evitare ulteriori spargimenti di sangue. 

Fontana, 24enne pregiudicato, era un rampollo della famiglia 'Fasano', operante nel quartiere 'Acqua della Madonna'. L'omicidio ha innescato inevitabilmente un clima di tensione nell'area stabiese e il timore è che si scateni l'ennesima faida di camorra. La Direzione Distrettuale Antimafia e le forze dell'ordine in campo, lavorano senza sosta per assicurare i killer alla giustizia.

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