Al mare con le distanze: al Sud iniziano gli esperimenti
Nessuna barriera in plexiglass ma uno spazio “riservato” tra un ombrellone e l’altro: ecco di cosa si tratta
19-04-2020 | di Marco De Rosa

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Distanziamento per la prossima estate: il caso continua a far discutere.
Dopo l’ipotesi (irrealizzabile, ndr) dei pannelli in plexiglass e le perplessità dei gestori dei lidi di Torre Annunziata, c’è che al Sud inizia a fare esperimenti e studiare le contromisure per gestire il nuovo distanziamento dopo l’emergenza coronavirus.
La nuova ipotesi che sta prendendo piede infatti è quella di uno spazio “riservato” tra un ombrellone e l’altro. A questo tipo di progetto stanno lavorando alcuni addetti ai lavori in Salento, una delle aree della Puglia a maggior trazione turistica per chi preferisce il mare.
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Una sorta di prova tecnica d’estate al tempo del Coronavirus: spazi di 10 metri quadrati sulla sabbia a delimitare con picchetti e corde l’area dell’ombrellone assegnato. E una distanza di almeno un metro fra un lettino e l’altro nella stessa area.
Le prove di allestimento delle spiagge sono iniziate sulla sabbia del lido Bacino Grande in via Torre Lapillo a Porto Cesareo.
“Stiamo facendo alcuni tentativi utilizzando ombrelloni, lettini e altro materiale per predisporre, a varie distanze, le attrezzature usate ogni anno da migliaia di turisti sul nostro litorale”, hanno spiegato dal sindacato dei balneari.
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