Boscoreale. Nascondeva a casa un fucile da caccia Beretta calibro 12 in perfetto stato di conservazione: condanna per l’insospettabile meccanico. Ha patteggiato in tribunale un anno e dieci mesi (pena sospesa) Davide Acunzo, il 33enne incensurato di Boscoreale finito in manette 6 giorni fa dopo il blitz dei carabinieri in via Sardoncelli. I giudici del Tribunale di Torre Annunziata in sentenza hanno anche ordinato la confisca dell’arma.

L’ARRESTO. L’uomo, meccanico di professione, era finito ai domiciliari il 25 giugno scorso. Il blitz nella sua abitazione era scattato a tarda sera: l’esito di un’inchiesta-lampo per il contrasto allo spaccio della droga e alla detenzione di armi clandestine in città. Dopo la perquisizione, la scoperta dei carabinieri della stazione di Boscoreale (agli ordini del comandante Massimo Serra).

I militari, oltre al fucile (secondo le indagini risultato rubato il 27 maggio scorso a San Valentino Torio), avevano sequestrato in via Sardoncelli anche il caricatore di una pistola semiautomatica, marca Walter calibro 9. Acunzo era inoltre finito in manette per la detenzione di 3 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi, e di un bilancino di precisione. Il meccanico, però, dovrà scontare una condanna solo per armi. 

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