Abusi edilizi in via Carotenuto a Boscotrecase, il Tar sospende l’abbattimento.

E’ quanto disposto dal presidente della Terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania Anna Pappalardo che ha bloccato l’ordinanza dirigenziale 49/2019 sugli abusi edilizi realizzati in una palazzina e in assenza di permesso per costruire, in un’area protetta sottoposta a tutela paesaggistico-ambientale e sismica.

Il provvedimento di acquisizione, secondo i legali difensori delle persone che abitano lo stabile, “è stato adottato in palese violazione di legge e non come disposto dall’articolo 31 del Testo Unico sull’Edilizia”.

Secondo quell’ordinanza in 30 giorni – e non 90, come sostenuto sempre dagli avvocati - una famiglia di 4 persone avrebbe dovuto lasciare l’immobile composto da due piani e tre unità abitative, per una superficie complessiva di 280 metri quadrati. Secondo quanto sostenuto dalle persone che abitano lo stabile, difese dall’avvocato Lorenzo Bruno Molinaro, gli abusi edilizi da abbattere sono relativi a manufatti presenti al piano terra dell’immobile e non in tutto il palazzo, come invece sostenuto dall’ordinanza.

Il 1 marzo 1995 vennero presentate al comune di Boscotrecase tre istanze di condono edilizio per le opere sanzionate. L’ufficio tecnico comunale si è pronunciata però solo il 17 dicembre scorso accertando l’inottemperanza alle ordinanze di demolizione, rigettando il permesso per costruire.

Oltre al danno, la beffa degli oneri di abbattimento, per un totale di circa 95mila euro, da addebitare alla famiglia. In più la sanzione di 20mila euro “per aver costruito in area ricadente nel Piano Territoriale Paesistico dei comuni vesuviani”. Prossima udienza fissata all’11 febbraio.

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