“L’avvocato di Casillo mi chiamò per denunciare l’appuntato Sandro Acunzo”. Il colonnello Luca Toti ha rivelato anche dell’incontro che ebbe con Giovanni De Caprio, legale ora in carcere, che difendeva gli interessi del boss del Piano Napoli di Boscoreale, alias ‘a vurzella.

Nel corso dell’udienza che si è svolta ieri al Tribunale di Torre Annunziata, l’ex comandante della compagnia oplontina ha risposto alle domande della pm dell’antimafia Ivana Fulco.

Particolare attenzione su quanto avvenne nell’agosto del 2010. “Venni avvertito dal maresciallo Vecchio del fatto che un tale avvocato De Caprio aveva bisogno di parlarmi. Dopo essermi confrontato con il generale Paris, che in quel momento era in ferie, decisi di andare. Giunto nel suo studio mi disse che lui era l’avvocato di fiducia di Franco Casillo. Mi rivelò che voleva denunciare l’appuntato Acunzo (imputato nel procedimento assieme al maggiore Sario e al maresciallo Desiderio) perché gli doveva dei soldi che sarebbero serviti a corrompere giudici e comprare droga. Io registrai tutto e scrissi una relazione di servizio alla Direzione Distrettuale Antimafia”.

La denuncia venne poi effettivamente presentata da De Caprio nel corso del successivo mese di settembre. Inoltre Toti ha parlato anche di due numeri di cellulare, che gli erano stati forniti da Vecchio, riconducibili a Casillo e Acunzo. “Scoprii che uno era intestato al fratello del boss e un altro a un ucraino. Ne parlai con la dottoressa Mazzella della Procura Militare, che già in passato aveva fatto aprire un procedimento sull’appuntato, e dopo sette giorni furono dismessi. Erano probabilmente dei telefoni-citofono”.

Il colonnello Toti, che ha svelato anche del tentativo di corruzione del boss del Piano Napoli, tornerà a parlare nella prossima udienza del 25 maggio, per rispondere alle domande degli avvocati della difesa.

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