Dopo i disastri delle ultime settimane, qualcosa si muove. La tragedia sfiorata alla stazione di Pompei ha dato uno scossone all’Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradale e autostradali (Asnfisa) che ha parlato di un “sistema di trasporto inefficiente oltre che altamente pericoloso”, sulla stessa lunghezza d’onda del sottosegretario ai trasporti Tullio Ferrante.

L’agenzia ministeriale non ha nascosto che ci sono “diverse criticità e carenze, anche inerenti alla manutenzione. Necessaria la redazione di un piano di rientro”. L’ultimatum ad Eav è chiaro: risolvere le criticità entro il 2023, per mitigare il rischio per passeggeri e dipendenti. Le disposizioni riguardano la velocità dei treni, che non può superare i 70 chilometri orari (in passato i convogli della Circumvesuviana raggiungevano anche i 90) e la presenza di due lavoratori in cabina, il macchinista e un capotreno che gli sta vicino per meglio gestire il viaggio da compiere. La definizione di tutti gli adeguamenti deve concludersi entro marzo 2023.

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“Seguiamo scrupolosamente le indicazioni dell'Ansfisa – ha spiegato il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio -. E questa certifica che il sistema di sicurezza della Circumvesuviana, così come delle altre linee Eav è efficiente”.

Ma nel frattempo, i disagi continuano. E’ di questa mattina la notizia di nuovi problemi ai passaggi a livelli. Si è fermata la circolazione ferroviaria in una tratta della Circumvesuviana. A comunicarlo è stato l'Ente Autonomo Volturno. In una nota diffusa da Eav si legge infatti che ''a causa di problemi tecnici ai passaggi a livello, la circolazione è interrotta tra Striano e Sarno''. ''Pertanto - informa ancora Eav - i treni in partenza da Napoli diretti a Sarno limiteranno la corsa a Striano ed i treni per Napoli avranno origine da Striano''. Sempre l'azienda di trasporti fa sapere che è stato istituito servizio sostitutivo tre le stazioni di Striano e Sarno.

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