In una coppia stabile, il desiderio più grande è generalmente quello di poter coronare il proprio amore con il matrimonio. Prima di arrivare alla celebrazione delle nozze, però, c’è il fatidico momento in cui il partner si inginocchia e pronuncia la fatidica frase “mi vuoi sposare?”. Poi apre la scatolina quadrata contenente l’anello di fidanzamento scelto. Generalmente si opta per un anello con diamante, o anello solitario, come simbolo di amore eterno. Infatti, il diamante è il materiale più resistente in natura ed è quindi associato ad un amore indistruttibile, capace di resistere a qualsiasi avversità. In casi come questi, c’è chi tende a non badare a spese, ma c’è anche chi valuta i prezzi degli anelli solitari per fare la scelta migliore in base alle proprie necessità. Gli anelli solitari non sono solamente i classici anelli di fidanzamento, ma vengono anche usati, dopo sei mesi o un anno di relazione, come “fedine”, e in questo caso sono indossati da entrambi i partners.

 

Perché si usano i diamanti per gli anelli di fidanzamento: la storia

 

La tradizione dell’anello di fidanzamento ha origini abbastanza antiche, infatti si è iniziato ad utilizzarlo già a partire dal Medioevo. Al momento del dono dell’anello, la coppia si impegnava a fissare la data delle nozze. Gli anelli con diamante si sono iniziati ad usare il periodo vittoriano, ma dobbiamo aspettare gli anni ’30 e gli anni ’40 per gli anelli come li conosciamo ancora adesso. Infatti, dal 1938, la famiglia De Beers (specializzata nel commercio di diamanti), iniziò una campagna pubblicitaria massiccia che vedeva come testimonial anche star di Hollywood del periodo. Fu poi nel 1948, che i De Beers iniziarono ad usare, sotto consiglio della copywriter Frances Gerety, lo slogan "Un diamante è per sempre". Il suo successo, da allora, divenne quindi internazionale. Nel corso degli anni, la famiglia De Beers aveva anche suggerito quanto si dovesse spendere per un anello di fidanzamento. Inizialmente, secondo loro, si doveva spendere un mese di stipendio per l’acquisto.

 

Quando si regala l’anello di fidanzamento

 

Stando alla tradizione, l’anello di fidanzamento va regalato a un anno preciso dalla data della celebrazione delle nozze. Adesso le cose sono un po’ cambiate e si tende a regalarlo durante un’occasione speciale. Ad esempio c’è chi sceglie di fare la proposta di matrimonio durante il giorno del proprio anniversario, oppure c’è chi decide di farla il giorno del compleanno del proprio partner. Fatta la fatidica proposta, l’anello andrebbe poi posizionato sull’anulare della mano sinistra. Anche questa usanza deriva dalla tradizione, perché nell’antichità si credeva che, da quel punto, partisse una vena “d’amore” (chiamata appunto "Vena Amoris") che arrivava poi dritta al cuore. Dopo la celebrazione delle nozze, si tende a indossare sia la fede che l’anello di fidanzamento insieme, sempre sull’anulare sinistro. C’è invece chi, stando alla tradizione, la mattina del matrimonio sposta l’anello di fidanzamento sull’anulare destro per fare spazio alla fede da mettere sull’anulare sinistro. E tiene sempre a destra l’anello.

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