E' stata confermata dalla Cassazione la condanna per violenza privata e lesioni aggravate ai danni del giornalista Catello Germano, direttore del sito 'lostrillone.tv', nei confronti di Massimiliano Sola, ritenuto elemento di spicco del clan D'Alessandro di Castellammare di Stabia, e per questo sottoposto nel marzo 2018 a sequestro di beni per un valore di 700mila euro ritenuti provento di attività criminali.

L'imputato - che ha diversi precedenti, e almeno un'altra condanna definitiva a un anno e quattro mesi sempre per lesioni inflittagli dal Tribunale di Torre Annunziata l'otto febbraio 2018 per un'altra vicenda - aveva preso a pugni e calci il cronista nel luglio del 2011 mentre con la telecamera stava facendo un servizio sul funerale di un cugino di Sola, un giovane morto a Castellammare dopo un incidente di moto.

Oltre a Sola, giudicato con rito abbreviato, anche altre persone - processate separatamente tra i quali il coimputato Fortunato Criscuolo - avevano partecipato all'aggressione alla quale il giornalista aveva cercato di sfuggire ma era inciampato e caduto a terra, dove era stato ripetutamente colpito, gli era stata distrutta la telecamera e rubato anche il portafoglio. Sola - 48 anni - ha precedenti per furto, rapina, lesioni personali, rissa, detenzione di armi e stupefacenti: la Cassazione ha dichiarato "inammissibile" il suo ricorso contro la condanna emessa dalla Corte di Appello di Napoli il 21 aprile 2017, e della quale non è nota l'entità. Il primo grado si era svolto davanti al gup di Torre Annunziata.

Senza successo la difesa di Sola, oltre a contestare i riconoscimenti fotografici effettuati da Catello Germano, ha cercato di mettere in discussione l'inasprimento della pena per via della recidiva. I giudici, "sulla scorta della natura e del numero dei precedenti a carico del prevenuto e della ricaduta nel crimine in cui Sola era nuovamente incorso" hanno formulato "una prognosi di maggiore pericolosità dell'imputato che lo rendesse meritevole dell'inasprimento sanzionatorio".

L'aggressore di Catello Germano è stato anche condannato a versare duemila euro alla Cassa delle Ammende. Stando al verdetto - sentenza 50182 - non c'è alcun cenno ad eventuali misure cautelari applicate a Sola dopo il pestaggio del cronista, violenza avvenuta in due tempi con la partecipazione di più persone, e non si sa neanche se ora sconta il cumulo delle condanne.

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