Dopo il picco dei casi positivi e quello dei ricoveri nelle terapie intensive, l'andamento dei numeri dell'epidemia di Covid-19 indica che si sta andando verso il picco dei decessi e, in generale, "la situazione dei dati degli ultimi giorni indica indubitabilmente una frenata. Questo è un segnale incoraggiante", ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.

"Soprattutto - ha aggiunto - è rilevante il segnale della riduzione dei nuovi ingressi nelle terapie intensive e nei posti letto di area medica". Un altro dato positivo è che per la prima volta da fine ottobre si osserva un calo degli attualmente positivi: oltre 25.000 in meno nelle ultime 24 ore. Un dato ancora più importante se confrontato con quello dell'incremento dei guariti: oltre 102.000 in 24 ore. Sono numeri importanti di un'inversione di tendenza che potrebbe portare alla conclusione di questa quarta ondata della pandemia.

Ancora presto per trarre conclusioni, bisognerà attendere almeno due settimane per un’analisi più precisa della fase di discesa della curva. Del resto, il bollettino di oggi ha evidenziato che il numero complessivo dei contagiati nel nostro Paese ha superato i 10 milioni, contro i 7,1 milioni di dimessi e guariti.

"Dopo il picco della percentuale dei positivi ai test molecolari, raggiunto il 6 gennaio, e quello degli ingressi giornalieri in terapia intensiva, raggiunto l'11 gennaio, l'analisi delle differenze settimanali rivela che la curva dei decessi giornalieri è in crescita frenata e durante i prossimi sette giorni è previsto il picco", ha detto il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

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