Torre del Greco. A circa 4 anni dal crac arriva solo oggi, dal giudice delegato del Tribunale di Torre Annunziata, Massimo Palescandolo, l’atteso “sì” al piano di riparto per quasi 11mila risparmiatori coinvolti nel fallimento della “Deiulemar”. La storica compagnia di navigazione di viale Tironi fallì nel 2012: oltre tredicimila persone, in maggioranza residenti a Torre del Greco, investirono nella società armatoriale 720milioni di euro totali. Ora, anche i creditori passivi otterranno dalla curatela un mini-risarcimento: una sorta di “beffa”, pari all’1 per cento di quanto preteso.

IL COMMENTO. I creditori saranno risarciti forse dopo Pasqua e solo tramite assegni circolari. Sulle modalità e i tempi incerti del pagamento è durissimo il commento dell’avvocato Giuseppe Colapietro, ex-presidente del comitato creditori: “E' destino che i risparmiatori debbano soffrire anche per pochi spiccioli – afferma il legale dopo l’ok al riparto - . La curatela, inizialmente, aveva deciso di ‘ripagare’ tutti con IBAN. Da lì iniziammo una frenetica corsa per aggiornare il sito Deiulemar con dati bancari e schede personali. Il tutto nel silenzio degli organi fallimentari e soprattutto del rinnovato comitato dei creditori che, malgrado il nome, poteva solo essere chiamato il comitato del silenzio. Nessuna notizia, tutto taceva! Passavano i mesi – continua – le notizie si rincorrevano sulla data dei pagamenti attraverso i bonifici e, oggi, arriva la tanto buffa novella che.....si faranno assegni circolari!!!! Notizia ufficiosa, in quanto gli organi fallimentari latitano. Il comitato dei creditori attuale è in silenzio stampa. Assegni? Come non si sa, quando ancora peggio, dove nemmeno a chiederlo, e a chi? Ai procuratori costituiti o ai singoli risparmiatori? Sembra peggio del segreto di Fatima”.

 

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