È ancora in Israele, tornerà domenica. La sua missione a Gaza è finita e Salvatore Guarino si gode qualche giorno di relax prima di rientrare.

Il medico di Torre Annunziata ha fatto parte di un programma umanitario per formare i suoi colleghi in Palestina. "Sono orgoglioso di avere formato il primo chirugo donna di Gaza. Lei è bravissima, ma ha dovuto sgomitare molto per farsi spazio" racconta adesso che il suo compito è finito. 

Il dottore Guarino, 41 anni, vive da 20 a Milano e non è alla sua prima missione umanitaria: "Ora sono partito con la organizzazione non governativa. Avevo provato anche ad andare in Ucraina, ma c'erano troppe difficoltà". In Palestina i medici non sanno come aggiornarsi e sono isolati: "Ci sono tante difficoltà, ma non è certo come il Corno d'Africa. In sala operatoria può mancare la corrente. Noi abbiamo lavorato anche dodici ore al giorno, ma è bello alla fine sentirsi rungraziati. 

Pur lavorando a Milano torna a Torre Annunziata ogni volta che può: "La trovo migliorata. Piena di energie. I miei amici hanno progetti. È in condizioni migliori di tante altre città della provincia di Napoli. Io torno ogni volta che posso". 

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