Federalismo Fiscale: il dibattito sul libro di Marco Esposito
A San Giorgio a Cremano la discussione sul libro “Zero al Sud”
11-03-2019 | di Claudio Di Giorgio
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San Giorgio a Cremano. La Fonderia Righetti di Villa Bruno ha ospitato Marco Esposito e il suo libro “Zero al Sud”.
Un titolo emblematico che sintetizza in modo significativo la condizione complessiva del Paese diviso da steccati economici e in cui si prova a realizzare il federalismo fiscale. Un libro inchiesta che si legge come un avvincente romanzo nato dalle approfondite ricerche dell’autore e divenuto strumento di divulgazione degli eventi “gravi” che hanno preceduto i tentativi di approvazione della legge sull’autonomia differenziata di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
"A chi giova?". Viene spiegato nel libro di Marco Esposito che si spinge in un approfondimento per arrivare a una presa di coscienza del meridione perché si prepari a dare finalmente una risposta seria al tentativo di scippo delle risorse economiche a danno delle regioni meridionali attraverso l’autonomia differenziata con la quale, dice l’autore: “Ci hanno già fregato”.
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Marco Esposito, giornalista, con le sue ricerche scopre una vera e propria pagina nera della politica e del comportamento di alcune Regioni del Nord e di quelle che l’autore non esita a definire “ruberie”, gettando un’ombra sulle modalità, le invenzioni, i trucchetti adottati nella ripartizione dei fondi a trasferirsi dalle Regioni più ricche a quelle più deboli nel rispetto di una obbligata “solidarietà”.
Tutto parte dal 2011, racconta Marco Esposito, quando l’Italia si trovò in una situazione economico - finanziaria difficile e il Governo fu preso dal banchiere Monti. Con la sua pesante manovra chiese soldi agli italiani attraverso l’IMU obbligando i sindaci a tassare le case e a consegnare la metà nelle casse dello Stato. Subito dopo però Monti lasciò tutto l’importo IMU ai Comuni ma con l’intesa di una solidarietà che prevedeva versamenti ai comuni deboli da parte dei forti. Una decisione poco gradita che spinse le regioni ricche a versare poco o niente, complici le tabelle falsate dei bisogni, dei costi e servizi dei comuni meridionali che su molte voci riportavano un terribile “fabbisogno zero”.
E così si è andati avanti con un sud che non se ne accorgeva non reagiva in una quasi totale indifferenza. Ma il libro sveglia le coscienze dei sindaci meridionali. Misteriosamente a 1 anno dal referendum sul federalismo fiscale, le regioni del Nord vengono bloccate. Ci si accorge che la gente comincia a muoversi, a partecipare a voler capire cosa stava accadendo a ragionare con la propria testa, a capire che non si possono togliere pezzi allo Stato creando un disastro nazionale, con una legge che non dava possibilità di tornare indietro.
Ora si apprende che gruppi di regioni con gli avvocati preparano ricorsi avverso alle vicende che hanno portato alcune Regioni a chiedere più autonomia e contro le offese degli zeri comparsi nelle tabelle.
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