Nessun focolaio nella mia attività. Il sindaco ha preso iniziative che ci hanno lasciato di stucco, così si fa solo terrorismo psicologico”. E’ lo sfogo di Annarita, titolare di un negozio di alimentari molto conosciuto a Gragnano.

Ha dovuto chiudere il suo esercizio commerciale di via Castellammare, a causa del covid. Sul caso è intervenuto anche il sindaco Paolo Cimmino, che aveva annunciato la presenza di un focolaio riconducibile proprio al negozio di Annarita, scatenando il panico in tutta la comunità.

Le cose, però, sono andate in maniera diversa. Lo ha confermato la stessa Annarita, l’unica positiva al virus del presunto “focolaio covid” al negozio di alimentari: “Ho preso il virus facendo attraversare la strada una signora anziana, poi risultata al virus – ha spiegato la ragazza –. Quando ho iniziato ad avere qualche sintomo, ho fatto fare il tampone a tutti e chiuso immediatamente l’attività, sanificando tutto. Ben prima che il sindaco intervenisse con la sua ordinanza”.

Dopo qualche sintomo e qualche preoccupazione, ora la situazione sta lentamente ritornando alla normalità: “Ho vissuto giorni difficili, soprattutto a causa del gesto del sindaco, che non ha tenuto minimamente conto della situazione, anzi additandoci come untori. Ci sono rimasta male io, i miei dipendenti e tutti i nostri clienti che sanno con quanta coscienza gestiamo questa attività. Per fortuna il peggio è passato, sto bene e non vedo l’ora di tornare alla vita di sempre”.

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