Cimmino perde altri pezzi per strada. La corsa alle urne nella città di Gragnano sempre più nel caos.

Dopo il passo indietro del Partito Democratico e quello rocambolesco del Movimento 5 Stelle, altre tre persone, appartenenti alle liste a sostegno del sindaco uscente Paolo Cimmino (Forza Gragnano, Gragnano Viva e Gragnano Libera), hanno ritirato la propria candidatura all’ultimo istante.

Alla base della decisione motivi personali improrogabile e sopraggiunti improvvisamente, ma non è da escludere che vecchi guai giudiziari abbiano fatto scattare la censura dalla coalizione di Cimmino.

Nessun malumore o tensione agita invece finora la coalizione di Nello D'Auria, che continua spedito nella sua corsa alla carica di sindaco, deciso a completare il suo percorso di valorizzazione delle eccellenze culturali e gastronomiche del territorio per ridare vita al nome di Gragnano.

Stessa sorte per l’outsider dei “Verdi” Maria Pia Di Maio. L’avvocato, sponsorizzata dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, ha dato ampio spazio nel suo programma elettorale, alle donne e ai giovani.

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