“Un’esperienza straordinaria per i nostri ragazzi”. È atterrata a Napoli una delegazione di alunni del Secondo Circolo Oreste Lizzadri di Gragnano di rientro dalla Turchia dopo il viaggio Erasmus, accompagnati dalla Dirigente Scolastica Angela Renis, dalla coordinatrice dei progetti Erasmus Plus Rita Somma, e dalla docente Chiara Scoppa, delegata delle classi quarte.

Una settimana straordinaria durante la quale i ragazzi sono stati accolti dalle autorità della città di Usak, dai partners spagnoli e greci del progetto e dalla scuola coordinatrice, in un'atmosfera suggestiva coronata da balli e canti tipici della cultura turca. Gli alunni hanno partecipato ad attività in gruppi attraverso i quali sono entrati in contatto con culture, lingue e tradizioni diverse dalle loro, e hanno messo in campo le loro capacità di adattamento e valorizzazione di ciò che è diverso inteso come valore aggiunto al proprio vivere una cittadinanza europea consapevole ed attiva.

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“Le attività incentrate sugli obiettivi del progetto – ha spiegato Angela Renis, dirigente scolastico del Secondo Circolo - hanno riguardato la tematica ecologica, onde promuovere una dimensione sostenibile del nostro agire quotidiano. Gli alunni sono stati infatti guidati alla conoscenza e alla presa di coscienza di quanto ciascuno di noi può fare la sua parte per rendere il nostro pianeta migliore, proteggendo e custodendo con cura ogni suo ambiente”.

Non sono mancate occasioni per conoscere il territorio, attraverso uscite didattiche ai resti della città antica di Hierapolis, dove è stato possibile ammirare i resti di una città fondata dai romani in uno scenario naturale meraviglioso. Nessuno dei partecipanti ha saputo resistere ad un tuffo nelle acque calde della piscine termali di Pammukhale e tutti siamo rimasti meravigliati di fronte alla bellezza incontaminata delle cave di Ulubay nella provincia di Usak. La visita alle Ulubey Canyons ha letteralmente stupito i nostri alunni, sospesi su un pavimento trasparente dal quale hanno potuto osservare la grandezza e la vastità di queste gole profonde scavate nelle profondità della terra.

“I nostri alunni – ha continuato Angela Renis - hanno lasciato ad Usak una testimonianza del loro amore per la Terra e il loro impegno a proteggerla e prendersene cura. Un albero piantato con il loro nome e con la speranza che possa crescere forte e rigoglioso. È stata un'esperienza che difficilmente dimenticheremo e che ci ha ulteriormente motivati a proseguire il percorso intrapreso nell'ottica del rispetto e della reciproca promozione culturale, dell'impegno consapevole a cooperare per raggiungere nuovi obiettivi”.

La prossima tappa del progetto sarà in Italia, a Gragnano, nel mese di ottobre. La comunità accoglierà i partners turchi, spagnoli e greci per scrivere una nuova pagina altrettanto straordinaria del progetto.

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