Perdiamo la casa ma mai la dignità”. Lo aveva detto poco meno di un mese fa, consapevole che quel momento sarebbe arrivato. Ed ora è arrivato anche il giudizio della Cassazione.

Ruspe in azione a Gragnano, tra le 18 famiglie coinvolte c’è anche la casa di Edgardo. Un ragazzo cresciuto nella sua casa di via Ponte Carmiano che dovrà essere abbattuta. In un video, il ragazzo, ha raccontato la sua storia, simile a quella di altri 18 nuclei familiari che presto non avranno un tetto.

“Entriamo a far parte anche noi delle tante famiglie che in questi ultimi anni hanno perso la casa, per gli abbattimenti non esiste emergenza sanitaria", ha spiegato il ragazzo anche nel corso di una diretta facebook con la nostra redazione.

Poi ha ripercorso la storia della sua famiglia: "Nel 1996 mio padre per dare un tetto alla sua famiglia, su un terreno ereditato dal nonno, ha costruito un abitazione di circa 75 metri quadri condonata nel 2003. Nel 2002 la corte di appello di Napoli prescriveva i reati lasciando la demolizione delle sole opere di rifinitura, dopo più di 15 anni la stessa corte ha deciso per l’abbattimento".

Poi lo sfogo: "La Cassazione si è espressa e ora attendiamo le motivazioni, ma nel frattempo è sparito l’oggetto della contesa, perché la casa non c’è più". Allo stato attuale, infatti, la casa è quesi del tutto demolita, visto che i lavori di abbattimento sono iniziati prima. Manca solo la rimozione delle macerie e il riempimento con la terra. "Mentre per tutti, stragisti assassini e camorristi esistono tre gradi di giudizio prima di essere definito colpevole, per noi no - ha continuato Edgardo -. Sono figlio di un abusivo che per dare un tetto ai propri figli non ha piegato la testa di fronte ai palazzinari ed altro, che con tanti sacrifici un pezzo alla volta ha costruito il suo tetto sicuro. Io sono orgoglioso di essere figlio di un abusivo ma sono ancora più orgoglioso di essere il figlio di mio padre e mia madre, che hanno sacrificato la loro vita per noi. Restano in piedi molte altre abitazioni, hotel costruiti sul demanio marittimo, case di camorristi. La mia no, va giù. Oggi forse avete colpiti fisicamente e mentalmente i miei genitori, ma a breve torneranno ad essere l’uomo è la donna che tutti vorrebbero essere".

E dopo la sua toccherà ad altre in attesa di demolizione da decenni. A Gragnano è tornata la stagione degli abbattimenti.

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