Libri. Conflitti generazionali a Portici
Nella sale di Villa Savonarola il dibattito sulla scarsa natalità e la lotta di classe tra vecchie e nuove generazioni
16-11-2017 | di Claudio Di Giorgio
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Portici. “Lotta di classi tra giovani e vecchi” è il libro di Ugo Intini noto politico e giornalista, che apre uno scenario economico e socio politico denso di interrogativi sul prossimo futuro delle società mondiali e dell’Italia che lascia interdetti e preoccupati.
L’opera presentata nella sala di villa Savonarola a Portici pone in risalto l’invecchiamento delle popolazioni e le conseguenze del fenomeno, definito da Intini “epidemia”, che si starebbe estendendo anche ai Paesi in via di sviluppo divenendo il vero problema del nostro tempo. Si tratta dunque dell’invecchiamento della popolazione soprattutto di quella italiana partendo dall’analisi dei dati ISTAT sul rapporto numerico tra giovani e anziani nel nostro Paese e la loro evoluzione dal 51 ad oggi che nel volgere di 65 anni, si sarebbe ribaltato a favore degli anziani.
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Questo pone alla politica e alla società la necessità di contenere questo fenomeno attraverso politiche di natalità forti per riequilibrare il rapporto a favore dei giovani perché, afferma Intini: “Una società che è vecchia consuma meno, produce meno ed è meno competitiva”. Nel libro non c’è una vera e propria ricetta, per risolvere il conflitto generazionale ma l’autore lancia una proposta a tutti “coloro che contano nella società”, di ragionare sulle politiche necessarie per la vecchiaia e la gioventù che oggi sembrano inutili ma che saranno un problema rilevante nei prossimi decenni.
“Oggi questo rapporto a favore degli anziani ancora regge - spiega Intini - perché le pensioni dei nostri anziani sono l’unico vero ultimo ammortizzatore sociale della disoccupazione giovanile. Le scelte pensionistiche e previdenziali fatte dall’Italia negli ultimi anni si stanno già scontando e più problemi ci saranno negli anni avvenire quando questo ammortizzatore non ci sarà più”.
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