L’identità di Napoli nel libro di Paolo Trapani
Alla Libreria “Libridine” di Portici la presentazione di “Napoli città del Calcio – Una squadra, una maglia, un popolo”
04-12-2018 | di Claudio Di Giorgio
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“Napoli città del Calcio Una squadra, una maglia, un popolo”: è la seconda opera del giornalista e scrittore Paolo Trapani, presentata alla libreria “Libridine” di Portici.
Un volume della casa editrice Magenes che nasce dopo un anno sulla scia del primo “Maledetta Juve” ormai alla terza ristampa. Ironico, goliardico, irriverente assolutamente anti juventino: l’ultima opera rappresenta il gemello “buono” del primo, ricalcando il concetto dell’“Identità” e si sviluppa attraverso un viaggio che racconta la storia d’amore tra i napoletani e la loro squadra.
Questo concetto parte dall’assioma secondo cui Napoli è tra le poche città al mondo che ha una sola squadra e mantiene un legame identitario tra squadra/città fortissimo, sviluppando un senso di appartenenza alla propria terra assolutamente unico.
L’autore confronta infatti il Napoli con La Juve e scopre che i bianconeri hanno meno identità addirittura nel mondo. Trapani accerta che solo il 13 per cento in Piemonte sarebbe tra i veri tifosi locali, mentre per il Napoli la percentuale è del 95 per cento. I tifosi della Juve però toccano il 40 per cento nel sud e nelle isole e tanti stanno nelle altre nazioni, segno appunto che quella società non è legata a un luogo geografico ben preciso, né tantomeno alla città, ma ricerca la sua identità nella continua costruzione di una squadra vincente.
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Il nuovo libro di Trapani, oltre a dare informazioni e percentuali, racconta una serie di simpatici aneddoti e retroscena. Storie personali e collettive legate alla squadra, alla storia della società, ai calciatori, al tifo, allo stadio: episodi divertenti come quello dei tifosi che spostano le date delle comunioni dei nipoti e dei matrimoni perché coincidono con le partite della squadra del cuore o di persone che si recano a salutare i propri defunti e gli raccontano l’esito delle partite coadiuvati da parenti di altri vicini di tombe. Tutte storie legate alla napoletanità e alla particolarità di questo popolo e di tutte le sue classi sociali.
Non manca la ricostruzione storica del tifo, delle curve, dei cori, dello stadio San Paolo: insomma, tante storie legate alla città e al popolo che si esalta e vive con entusiasmo il calcio e la “maglia azzurra”. Probabilmente, visto il successo del primo libro e ora anche del secondo l’autore probabilmente continuerà sulla linea ironica che come sempre lo contraddistingue e preparerà una terza edizione.
“Non riusciamo a fare a meno del calcio e seguire il destino della squadra nella vita di tutti i giorni – dichiara Paolo Trapani -. Noi viviamo seguendo la squadra del Napoli 7 giorni su 7 e siamo tutti ad attendere la prossima partita. E più si gioca bene, più l’attendiamo. Il calcio è un sentimento popolare collettivo mondiale ma qui a Napoli prende questa caratteristica del legame identitario tra città e squadra”.
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